Apertura Starbucks a Milano e Roma: il sogno di Howard Schultz si avvera!

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Apertura Starbucks in Italia

Apertura Starbucks Milano e Roma

Il sogno di Howard Schultz si avvera!

 

Ci sono voluti non 1, non 5, ma ben 34 anni perché Howard Schultz trovasse il coraggio di estendere il suo franchising al 75° Paese nel mondo, l’Italia, aprendo i primi punti Starbucks Milano e Starbucks Roma.

Il CEO e fondatore della catena da 24.000 caffetterie ha sempre pensato che gli italiani non avrebbero reagito bene a tazze di plastica da consumare mentre si cammina o ci si sposta con i mezzi, ma ora sembra che i tempi siano finalmente maturi.

Il mondo continua ad andare avanti nel suo processo di globalizzazione e, se fino a qualche anno fa si poteva credere che il nostro mercato avrebbe snobbato la Multinazionale straniera che viene a fare il caffè in Italia, oggi sono tanti i fattori che fanno pensare diversamente.

Come nella maggior parte dei paesi nel mondo, anche in Italia ci siamo abituati al Black Friday di Amazon, ad Halloween, ai grandi marchi internazionali di moda (rigorosamente stranieri) e a mangiare nei fast food nonostante la cucina italiana sia rinomata come la migliore di tutte, quindi… Perché non dovremmo bere anche il “caffè all’americana“?

Starbucks in Italia porterà ben più che caffè allungati ad alto prezzo: parliamo piuttosto di un format estremamente diverso da quello a cui siamo abituati, fatto di comodi salotti con luci soffuse alternato dall’immancabile take away.

Il primo Starbucks a Milano vedrà la luce entro la fine del 2018 con un punto vendita in Piazza Cordusio.

Sulla facciata del palazzo da 2.400 mq è stato di recente esposto un poster gigante con scritto:

“Il mio sogno si sta avverando, Howard Schultz”

starbucks milano

Starbucks Milano

Tuttavia, già nella Primavera del 2018 a pochi passi dalla scalinata di Piazza di Spagna esordirà il primo Starbucks Roma, il quale farà anche da apripista per il secondo punto vendita a Termini, crocevia ferroviario più grande della capitale e d’Italia.

Dopo una prima fase di test che dovrebbe essere integrata da altri due Starbucks Milano, sono previste dalle 200 alle 300 caffetterie distribuite su tutto il territorio entro pochi anni, come confessa il gruppo Perticassi a cui è stato concesso in esclusiva lo sviluppo del franchising in Italia, almeno per il momento.

Ciò significa che gli investitori interessati ad aprire un loro Starbucks a Roma, a Milano o in altre città d’Italia dovranno pazientare un po’ sperando che l’esperimento riesca.

Molti addetti ai lavori aspettavano questo momento da anni e sono convinti che la grande Multinazionale del caffè guidata dal simbolo della sirenetta verde stia in realtà puntando ad aprire almeno 2000 negozi, proprio nel paese che del caffè ha fatto il proprio marchio di fabbrica!

Di certo, nella peggiore delle ipotesi, le prime 5 aperture di Starbucks a Milano e Roma porteranno in dote molte centinaia di nuovi posti di lavoro.

starbucks milano

Starbucks a Milano

Solo per il primo Starbucks Milano infatti sono previste 350 assunzioni tra baristi in caffetteria e altri addetti.

Rispetto al formato standard di 200 mq, il negozio di Piazza Cordusio sarà una Reserve Roastery, un nuovo concept che quindi verrà sperimentato per la prima volta da Starbucks in Italia, per poi essere esportato con altri 20-30 punti nel resto del mondo.

Fare i caffè nello stile di Mr. Schultz è senza dubbio diverso dal preparare gli espressi e i cappuccini delle nostre parti, ma non per questo meno complesso. Come ogni grande franchising anche Starbucks è dotato di un ciclo di lavoro estremamente elaborato e standardizzato, per cui riuscire ad entrare in questa catena come barista in caffetteria non è affatto una cosa facile: sono indispensabili preparazione tecnica, allenamento nel gestire alti flussi di lavoro – aspettati file chilometriche davanti alla tua postazione – ed una buona dose di concentrazione!

Alcuni potrebbero definire il lavoro del barista come massacrante, almeno dentro quelle caffetterie in cui non ci si ferma un attimo per 8 ore, ma al di là dell’essere sempre meglio di un qualsiasi lavoro da ufficio non qualificato, entrare e mettersi in luce in una Multinazionale come quella di Starbucks può significare l’inizio di una carriera anche lontano dal bancone: infatti più la catena è grande e più i ruoli manageriali al suo interno diventano indispensabili.

Potresti impallidire nel conoscere quante mansioni diverse servono per tenere sù una “baracca” del genere..!

Di certo fra qualche mese avremo tutti un posto accogliente in più in cui rilassarci e spendere i nostri soldini per dei maxi-caffè rigorosamente non made in Italy! 🙂

Crescere e aiutare gli altri a crescere, sempre.

 

Ilias Contreas

PS E tu come la vedi? Come pensi che andrà la catena di Starbucks in Italia? Scrivilo nei commenti in fondo alla pagina!

PPS Se pensi che un impiego notturno per te non sia il massimo della vita, mentre l’idea di alzarti di buon ora, respirare il profumo del caffè appena macinato ed essere il primo sorriso che vedranno le persone al mattino ti mette di buon umore, tutto quello che devi fare è inziare il tuo percorso da QUI.

starbucks roma

Starbucks a Roma e Milano

8 thoughts on “Apertura Starbucks a Milano e Roma: il sogno di Howard Schultz si avvera!

  1. Da questo ho capito che l’Italia è il paese più in degrado del mondo! Nn è possibile che siamo gli ultimi al mondo ad avere Starbucks! È davvero una cosa oscena! E se già mi faceva schifo l’Italia x tante altre cose… Adesso mi fa ancora più schifo!!!!!

    • Diciamo che purtroppo in Italia abbiamo problemi ben peggiori dell’essere gli ultimi ad avere Starbucks! 🙂
      Ad ogni modo le mie esperienze personali e le persone che ho conosciuto mi dicono che c’è molto di buono anche in questo paese, nonostante le evidenti difficoltà rispetto a quello che succede all’estero.

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