Il Lavoro più Bello del Mondo
Fare il Barman
Se oggi la professione barman è da molti considerata un vero e proprio status symbol, il merito è tutto di un film passato letteralmente alla storia. Correva l’anno 1988 quando Tom Cruise vestiva i panni di Brian Flanagan, autocitato come l’ultimo “Barman poeta”.
Dall’uscita nelle sale del film Cocktail è iniziata in tutto il mondo una Barman-mania che ha trasformato chiunque facesse quel mestiere in una star.
Il sogno americano è l’opportunità per tutti di arrivare a realizzare i propri desideri, pur non avendo alle spalle grosse risorse economiche o un’istruzione di primo livello: nel film Cocktail, Tom Cruise incarna alla perfezione la voglia di arrivare e prendere in mano la propria vita, ed è proprio in questa voglia che decine di migliaia di giovani (e alcune generazioni a venire) si sono riconosciuti.
Ad oggi non tutti hanno avuto la fortuna di vedere quello che io ritengo un capolavoro cinematografico, che non parla tanto di bottiglie lanciate in aria e miscele esotiche – pur non mancando anche quelle ed essendo piuttosto un ingrediente affascinante del film – quanto di quella sensazione che hanno molte persone di smarrimento di fronte al futuro e di debolezza al cospetto di una società che non sembra avere spazio per tutti.
Tu stesso, probabilmente, non avevi mai sentito parlare del film Cocktail e leggendo di Tom Cruise che faceva il barman in un film potresti aver fatto una faccia strana..!
Eppure sono convinto che, in un certo periodo della tua vita, alla domanda “Cosa farò da grande?” hai barcollato almeno per un istante.
Hai cominciato a ragionare su come riuscire ad avere successo in un mondo dove tante persone senza talento “arrivano” e molte di più arrancano alla ricerca della felicità o di un qualcosa che le assomigli almeno un po’…
Ma andiamo con ordine: cos’è la felicità ai giorni nostri?
In psicologia la felicità si misura con la distanza tra l’immagine del sé ideale, ovvero il come vorresti essere, e l’immagine del sé reale, ossia il come ti vedi effettivamente.
In poche parole se ti vedi come vorresti essere e fai ciò che desideri davvero, dovresti sentirti piuttosto felice; al contrario, se non stai facendo ciò che vorresti veramente, rischi di essere abbastanza infelice.
Il motivo per cui così tanti giovani e meno giovani si sono innamorati della figura del barman, scoperta grazie al famoso film Cocktail con Tom Cruise o più semplicemente girando nei locali, è che il barman incarna il sé ideale di molte persone.
Proviamo a tirare giù una lista di motivi che rendono quello del barman un lavoro così appetibile e, a detta di molti, il lavoro più bello del mondo:
1. Fare il barman è divertente: una delle cose che più spaventa le persone è l’idea di trascorrere 30 anni o più della propria esistenza chiusi in un ufficio a fare qualcosa di meccanico e scandalosamente noioso.
Al contrario il barman vive nei locali, la culla del divertimento;
2. Fare il barman ti fa conoscere tante persone: ricollegandoci al discorso di un attimo fa, una vita da topo d’ufficio di certo non regala molte prospettive di interagire con altre persone se non qualche collega altrettanto sfigato – lasciami passare il termine.
Diversamente il barman è circondato continuamente da gente nuova che ha voglia di divertirsi ogni sera;
3. Fare il barman ti dà potere: in qualsiasi lavoro, a meno che tu non sia un imprenditore, c’è sempre un capo a cui dover rispondere e per il barman la cosa non è diversa.
Rispetto a tanti altri lavori, però, il barman non è quello che chiede, ma è la persona da cui la gente va per chiedere da bere.
“Loro” hanno bisogno di te e solo tu puoi dargli quello che “loro” vogliono;
4. Fare il barman ti permette di essere un artista in movimento: il barman con i suoi movimenti e le sue miscele segrete affascina ogni spettatore che abbia la fortuna di vederlo all’opera.
La miscelazione ti permetterà di crescere, studiare e creare nuove ricette rendendo il tuo lavoro emozionante a dispetto di un normale impiego da ufficio.
5. Fare il barman ti permette di viaggiare: se hai una minima dimestichezza con l’inglese, o una predisposizione a imparare le lingue sul posto, sei a cavallo!
Il “linguaggio dei cocktail” è internazionale, per cui puoi scegliere tu dove andare a esercitare la tua arte spostandoti di città in città, di paese in paese vivendo d’estate – o nella stagione che preferisci – in ogni periodo dell’anno e ad ogni latitudine.
Conosci molti altri lavori di questo tipo? Neanche io.
6. Fare il barman ti permette di guadagnare bene: è chiaro che non tutti i locali ti trattano da pascià ma aldilà di una media di stipendio generale invidiabile, le giuste location possono farti vivere delle realtà che non credevi possibili.
Prova ad informarti su quanto guadagna un barman a New York, tanto per dirne una, o in Svizzera, a Londra, a Sidney, Dubai, Miami, o ancora meglio a Las Vegas e riparliamone.
7. Fare il barman ti permette di fare carriera: più di tanti altri lavori, quello del barman ti dà prospettiva di crescita. Puoi diventare prima bar manager di un locale, poi direttore, o addirittura aprirti un locale tutto tuo con i soldi che avrai messo da parte, diventando il capo di te stesso e un imprenditore a tutti gli effetti.
Lavorando in un call center o facendo un qualsiasi altro lavoro d’ufficio succede la stessa cosa? Sinceramente non mi risulta.
Nella mia vita ho fatto tanti lavori e ho avuto anche il privilegio di fare il barman per diversi anni: con tutta onestà, ho goduto di ognuno dei 7 punti che ti ho appena elencato!
Fare il barman è davvero il lavoro più bello del mondo?
Assolutamente sì!
Lo dice anche Tom Cruise! Come dargli torto? 🙂
Crescere e aiutare gli altri a crescere, sempre.
Ilias Contreas
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