Come Diventare Barman

Come Diventare Barman

Come Diventare Barman

Come Diventare Barman

2 Strade Possibili

 

Sono stato barman, bar manager, consulente, ho avuto locali miei e un’Accademia che ha formato migliaia di bartender, eppure in tanti anni di lavoro nel settore del Food & Beverage le domande più scontate e difficili a cui mi sono trovato a rispondere sono:

“Come diventare barman? Quanto tempo serve per diventare un bravo barman?”

 

Una volta ho sentito dire che secondo qualche guru tibetano servono 10 anni per imparare qualcosa in maniera perfetta, ma al di là del tempo necessario a raggiungere il massimo livello in una disciplina, il “come” avvicinarsi alla vetta è senza dubbio un problema molto più sentito.

Gli stessi guru tibetani alla domanda su come diventare barman ti risponderebbero: “Ama ciò che fai come la prima persona che ti ha fatto battere il cuore e la soluzione verrà da sé.”

Personalmente non mi considero un romantico e alle belle parole preferisco delle azioni concrete.

Partiamo da un presupposto: a mio avviso barman non si diventa, ma si è nell’indole e tutte le persone curiose, vogliose di affermarsi, di realizzare qualcosa di speciale nella vita e di ricevere un riconoscimento per il lavoro svolto hanno già le carte in regola per intraprendere questa professione.

Detto questo, per diventare barman ci sono 2 strade possibili e ognuna di queste richiederà dei tempi molto diversi per riuscire a ottenere dei risultati professionalmente interessanti per te:

  1. Imparare sul posto di lavoro attaccandosi letteralmente come una cozza al miglior professionista a disposizione e rubando con gli occhi ogni suo movimento dietro al bancone;
  2. Studiare e formarsi professionalmente per poi mettere in pratica quanto appreso in un contesto lavorativo adeguato.

Ho avuto la fortuna di provare entrambe le strade nella mia carriera come barman, la prima per necessità e la seconda per razionalità.

Analizziamo PRO e CONTRO dell’opzione numero 1, ovvero

 

Imparare sul posto di lavoro”

 

PRO:
Tra i punti a favore inserirei immediatamente che, almeno all’apparenza, questa soluzione è quasi gratis dal momento che tantissimi gestori di bar e locali sono più che felici di avere degli apprendisti a basso costo da affiancare ai loro barman di ruolo.

CONTRO:
Se da un lato non servono investimenti di denaro per iniziare la gavetta, dall’altro lato i tempi per assorbire il mestiere da un altro professionista sono estremamente lunghi.

CONTRO:
Questo significa che l’apprendistato, notoriamente sottopagato ai limiti dello schiavismo, può durare molti mesi se non addirittura degli anni comportando un mancato guadagno piuttosto consistente, e quindi una perdita economica a posteriori.

CONTRO:
A questo va aggiunto il fatto che bisogna essere molto fortunati nel trovare un barman professionista effettivamente valido da cui imparare e non è detto che, pur condividendo il bancone con un mago dei cocktail, questi sia disponibile a svelarti i propri segreti o che sia in grado di farlo adeguatamente.

Vediamo ora i PRO e i CONTRO dell’opzione numero 2, ovvero

 

Studiare e formarsi professionalmente

 

PRO:
Una formazione di base che sia sufficiente per iniziare a lavorare in locali senza troppe pretese come discoteche, pub e discopub, richiede tempi piuttosto brevi. Ciò significa che si può iniziare a lavorare da subito e rientrare immediatamente dell’investimento fatto.

PRO:
Per lavorare in locali di maggior livello come cocktail bar, speakeasy e alberghi di lusso è indispensabile avere delle conoscenze tecniche e nozionistiche che inevitabilmente richiedono dei periodi di studio più prolungati rispetto ad una formazione di base. In compenso, se ben organizzati in un programma strutturato, questi tempi di apprendimento sono molto ridotti rispetto all’opzione numero 1 di cui ti ho parlato pocanzi.

CONTRO:
La formazione professionale per diventare barman, se svolta presso una struttura certificata con aule adeguate e trainer di ruolo, a seconda del corso scelto può essere molto onerosa. Esistono anche delle scuole da barman a basso costo, ma in casi di quel genere ci si dovrebbe sempre chiedere quale sia il vero valore del servizio che si sta pagando. Come in tutte le cose, rammenta sempre l’antico detto “poco dare, poco avere.”

PRO:
Alcuni percorsi di formazione professionale prevedono dei periodi di stage lavorativo adeguati che permettono agli allievi di mettere in pratica in locali veri e propri le nuove capacità acquisite. Questi tirocini sono quindi un’integrazione della formazione ricevuta, dopo i quali puoi iniziare a cercare lavoro per diventare barman di ruolo in un locale.

PRO:
Una volta terminato un corso da barman professionale, a seconda del percorso intrapreso, puoi iniziare a cercare immediatamente lavoro come barman e non più semplicemente come barback – o sguattero da sfruttare. Alcuni centri di formazione offrono un servizio di agenzia barman, facendo da tramite con i locali in cerca di personale al fine di facilitare l’assunzione dei loro stessi allievi. Generalmente un barman da poco diplomato viene pagato meno di un barman con alcuni anni di esperienza – ci tengo a precisare che la bravura e l’intraprendenza del singolo fanno storia a sé e che tantissimi barman, sin dal loro primo lavoro, prendono dei signori stipendi – ma in ogni caso la retribuzione ricevuta è infinitamente maggiore di quella di un apprendista o barback.

Quindi? Qual è la scelta migliore tra le due?

Se vuoi saperne di più sulla formazione, il lavoro e la carriera del barman, allora scrivi il tuo nome e il tuo indirizzo email principale nel BOX qui sotto e riceverai la Guida GRATUITA che ti spiegherà ancora più nel dettaglio come diventare barman e risponderà a tutte le tue domande su questa meravigliosa professione!

 

Se invece non sei ancora sicuro (o sicura) della risposta su quale sia il modo migliore per diventare barman, allora lascia che ti racconti una breve storia…

 

La Prima Volta come Bartender a Londra

Come Diventare Barman

 

come diventare barman

La Prima Volta Come Bartender a Londra

 

La prima volta in cui ho lavorato come bartender ero giovanissimo e senza nessuna esperienza professionale.

Se ti stai chiedendo cosa significa la parola bartender, e soprattutto qual è la differenza tra barman e bartender, allora prima di continuare ti rispondo subito alla domanda.
 

 

Qual è la differenza tra barman e bartender?

 
Bartender è un termine internazionale tipicamente anglosassone che tradotto significa “colui o colei che tiene il bar”, senza distinzioni di genere, mentre barman è specifico per gli uomini ed è molto più utilizzato in Italia che non all’estero. Per le donne, potremo usare barmaid o barwoman, anche se “barlady” sembra essere la versione di uso più comune negli ultimi tempi.

Ok, dopo questa piccola parentesi lessicale possiamo riprendere la storia che ti stavo raccontando! 🙂

Con un vero colpo di fortuna (e grazie ad un curriculum rigorosamente falso di cui ti parlerò in uno dei prossimi capitoli) sono stato preso in prova in un locale in cui ogni bartender, in media, doveva servire tra le 300 e le 400 consumazioni a turno… Una cosa piuttosto seria a cui non ero neanche lontanamente pronto.

Prima di quel fatidico esordio al bancone bar ho avuto 3 giorni di tempo in cui ho sfruttato ogni minuto a disposizione per studiare il menu del locale e imparare ad imitare alla meno peggio i movimenti che vedevo fare ai miei futuri colleghi con shaker, bottiglie e strumenti vari – di cui non conoscevo nemmeno il nome, tanto per la cronaca.

Ero una specie di incrocio tra un pappagallo e una scimmia che stava andando (volontariamente) incontro al proprio sacrificio, o almeno è così che ho iniziato a sentirmi man mano che mi avvicinavo al momento in cui avrei dovuto varcare la soglia del bar che divide tra quelli che bevono e quelli che fanno da bere.

Da una parte ero eccitatissimo all’idea di “diventare ufficialmente un barman”, ma dall’altra non augurerei a nessuno lo stress che ho vissuto sulla mia pelle in quei giorni.

Ce l’ho messa tutta per risultare credibile rispetto agli altri barman del locale, ma mi terrorizzava l’idea di servire a dei clienti in carne ed ossa centinaia di cocktail che avevo appena iniziato a studiare..!

A te potrà sembrare anche un’esagerazione, ma negli anni a venire avrei scoperto che il 90% di chi fa questo mestiere se la fa sotto prima della sua serata d’iniziazione, ma a differenza della maggior parte dei miei colleghi io avevo un’aggravante non indifferente: non sapevo fare praticamente nulla!

Prima di quella settimana non avevo NESSUNA competenza per mettermi a miscelare drink in un locale vero, figuriamoci in un cocktail bar iper frequentato del centro di Londra!!

Se te lo stessi chiedendo, la risposta è sì. Ero mezzo matto e nessuno mi aveva costretto in quella situazione al di fuori di me stesso, tuttavia avevo due buone ragioni per fare quello che stavo facendo.

 

  1. La prima era la fame, perché mi trovavo in un paese straniero senza più un euro in tasca, e se non mi fossi tenuto quel lavoro non avrei avuto altra scelta che tornarmene a casa in Italia.
  2. L’altra ragione, probabilmente non meno importante, è che desideravo realizzare il mio sogno nel cassetto, quello di diventare barman.

E se volevo diventare barman di professione, ambire a fare carriera e magari un giorno aprire un mio locale, era chiaro che dovevo fare di più. Molto di più.

 

Non è stato facile, ma in qualche maniera sono sopravvissuto a quella fatidica prima serata e a quelle che sono seguite, ma che fatica che ho fatto! Ogni volta che andavo al lavoro sentivo che avrei potuto fare qualche cavolata che mi sarebbe costata il posto e l’unico modo che avevo per evitarlo era guardare gli altri colleghi per cercare di assorbire il più possibile i loro “trucchi”, motivo per cui restavo quasi sempre a fissarli anche dopo la fine del mio turno; e poi, dovevo imparare velocemente dai miei stessi errori.

La differenza con i barman più esperti di me era palese, e ti dirò la verità: non mi andava giù l’idea di essere sempre la schiappa della situazione.

Per quanto potessi impegnarmi ed essere scaltro, mi era chiaro che la mia crescita in quel modo sarebbe stata troppo lenta e questo avrebbe compromesso le mie opportunità di carriera, così dopo qualche mese ho deciso di investire sulla mia formazione e mi sono iscritto ad un corso per barman.

E indovina un po’?

In pochi giorni, grazie a quel corso, ho assorbito una quantità enorme di conoscenze che avrei impiegato una vita ad imparare per prova ed errore o semplicemente guardando gli altri.

È stata un’esperienza di crescita incredibile!

La prima volta che mi sono ritrovato di nuovo al bancone dopo il corso da barman non riuscivo a credere a quanto fossi migliorato in così poche settimane, e da quel momento in poi le opportunità di lavoro sembrava che piovessero dal cielo!

Sia i colleghi che i gestori dei locali in cui andavo a fare serata mi riempivano di complimenti, raccomandandomi ad altri locali e organizzatori di eventi. Da un momento all’altro mi sono ritrovato a non dover più portare il curriculum in giro per farmi assumere, ma a scegliere quando e con chi lavorare tra tutti quelli che mi volevano al loro bar.

 

Finalmente non mi sentivo più emarginato dal mercato del lavoro: ero riuscito ad entrare nel “giro”.

 

Quanto dura il corso per barman?

 

Ai tempi ho frequentato un corso di alcune settimane per diventare bartender e i risultati sono stati straordinari considerando che partivo quasi da zero.

Tuttavia, per far crescere la mia carriera, diventare un bravo barman e puntare a posizioni sempre più importanti ho dovuto continuare a formarmi per molto più tempo, e la verità è che se desideri di più, allora non smetterai mai di studiare per imparare sempre cose nuove.

Ciò che conta davvero nella vita è dedicarsi ad una professione che ti entusiasmi e ti permetta di essere pagato quanto meriti!

A proposito…

 

Quanto viene pagato un barman?

 
Durante la mia prima esperienza di lavoro a Londra, nei primi anni 2000, appena assunto con il minimo salariale prendevo l’equivalente di 1600€ circa, ma grazie alle mance superavo abbondantemente i 2000€. Ed era solo l’inizio!

 

Oggi la quota oraria di base per un barman è quasi triplicata, ma cosa ancora più importante, se un bartender sviluppa certe competenze professionali (che io ai tempi non avevo assolutamente), può guadagnare molto, molto, molto più di quello che prendevo quando ero appena ventenne.

 

Negli anni ho avuto modo di intervistare personalmente molti degli studenti che si sono formati alla MIXOLOGY Academy, professionisti con delle carriere invidiabili che sono entrati a lavorare in alcuni dei migliori locali al mondo guadagnando cifre da capogiro facendo i bartender o i bar manager.

 

Se la tua intenzione è di trovare un lavoro divertente, ben pagato, gratificante e con ottime opportunità di carriera sia in Italia che all’estero, diventare barman può essere la scelta giusta per te, ma devi sapere che un vero professionista – in questo come in qualsiasi altro settore – dovrebbe sempre crescere e migliorarsi nel tempo per arrivare al top.

Cambiano le ricette, le tecniche di miscelazione, le mode e i gusti della gente, e ogni buon barman (o bartender che dir si voglia) dovrebbe essere continuamente aggiornato su quello che accade nel mondo della mixology, o addirittura ambire ad essere un pioniere creando le bevande di tendenza del futuro e sviluppando competenze che mancano agli altri. La crescita è la chiave del successo e l’unica maniera per eccellere, sempre.

Le esperienze professionali e soprattutto umane fatte a partire da quel primo lavoro a Londra hanno cambiato la mia vita, influenzando in maniera positiva le mie decisioni e il modo di approcciare al futuro.

Se oggi sono un imprenditore con varie aziende e decine di dipendenti che collaborano ai miei progetti, lo devo senza ombra di dubbio alla mia carriera da barman.

Diventare barman non sarà affatto una cosa semplice se sei una persona pigra che si accontenta di quello che ha, o se lasci che la paura di cambiare ti trattenga dal realizzare i tuoi sogni nel cassetto, ma se desideri un futuro migliore e controllare il tuo destino, allora credo tu abbia già capito qual è il prossimo passo che devi fare nella tua vita.

 

Se vuoi saperne di più sulla formazione, il lavoro e le possibilità di carriera del barman, allora ti lascio la Guida Definitiva che ho scritto personalmente e che puoi scaricare Gratis qui sotto.

 

Ti basterà inserire il tuo nome e il tuo indirizzo email principale, cliccare sul pulsante INVIA, e la riceverai entro pochi minuti, così da scoprire ancora più nel dettaglio come diventare barman e rispondere a tutte le domande che potresti avere in questo momento su questa meravigliosa professione!

 

Crescere e aiutare gli altri a crescere, sempre

Ilias Contreas

PS Ora che ti sei fatto un’idea su come diventare barman, non ti resta che scoprire quali sono i percorsi di formazione della MIXOLOGY Academy, la prima VERA accademia d’Italia certificata a livello internazionale per la progettazione e l’erogazione di corsi barman professionali.


Speed Working: cos’è e perché può rendere più facile il tuo lavoro da bartender

Speed Working cos’è e perché può rendere più facile il tuo lavoro da bartender

È sabato sera.

Sei dietro al bancone.

Sono circa le 23:30 quando un fiume di persone assetate si avvicina sempre di più a te.

Ti senti sopraffatto/a, perché vuoi servire tutti il più velocemente possibile, ma anche mantenere precisione e standard qualitativi.

Hai paura di non farcela e lavori con quella vocina fastidiosa in testa testa che ti sussurra: “ecco, ora devi correre e i cocktail faranno schifo“.

Questo dubbio può diventare il tuo peggiore incubo, soprattutto negli orari di punta, quando gli ordini si accumulano e ogni cliente sembra guardarti con aspettative sempre più alte. 

Si fa strada dentro di te la paura di sacrificare la qualità del cocktail per la velocità di realizzazione, e so che questo è un peso che tu, come tutti i bartender, hai quando lavori dietro al bancone. 

Ma oggi voglio condividere con te un segreto: essere veloci senza abbassare la qualità dei tuoi cocktail è possibile.

E sto per mostrarti come. 

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Attrezzature per Barman: quali sono le più importanti?

Attrezzature per Barman
Attrezzature per Barman

Hai mai guardato un barman professionista all’opera chiedendoti: “Ma come fa?” 

lo vedi e sembra quasi che danzi dietro al bancone, mentre prepara cocktail con abilità, sorride e parla ai clienti e dà spettacolo ammaliando tutti.

Sappi che non si tratta solo di talento e creatività: ma è anche una questione di avere le giuste attrezzature per barman. 

Proprio come un pittore non può dipingere senza pennelli, un barman non può creare capolavori di mixology senza gli strumenti giusti.

Nel mondo del bartending, dove ogni dettaglio può fare la differenza tra un cocktail ordinario e un’esperienza indimenticabile, le giuste attrezzature sono cruciali

Forse ti sei trovato a lottare con uno shaker che non si apre, o con un jigger che non misura correttamente, compromettendo la qualità del tuo lavoro. 

So quanto possa essere frustrante.

Alla MIXOLOGY Academy, comprendiamo l’importanza di avere non solo la conoscenza, ma anche gli strumenti giusti per eccellere. 

Le nostre lezioni non solo ti insegnano l’arte e la scienza dei cocktail, ma ti danno anche l’opportunità di maneggiare attrezzature professionali, preparandoti per il successo nel mondo reale.

Immagina di essere dietro al bancone, con tutto ciò che ti serve a portata di mano, sentendoti completamente a tuo agio mentre prepari cocktail impeccabili. 

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Quanto viene pagato un barman a Londra?

Quanto viene pagato un barman a Londra

Ti sei mai chiesto quanto potresti guadagnare lavorando come barman a Londra, la città che è un recipiente di cultura, storia e modernità? 

Forse sei già nel settore e stai pensando di trasferirti nella capitale britannica, dove ogni angolo è una nuova scoperta: dai mercati storici come Camden Market ai luoghi iconici come il London Eye e la Torre di Londra. 

O magari stai valutando la carriera da barman, sei entusiasta all’idea di unirti a un mondo fatto di cocktail, contatti sociali e orari flessibili, proprio nella città che è famosa per la sua vivace vita notturna e i suoi bar alla moda. 

Ma poi spunta il dubbio.

Quello di non sapere se puoi permetterti di vivere in una città come Londra, di non sapere se troverai effettivamente un lavoro soddisfacente o se la carriera da barman in una città straniera fa davvero per te.

Comprendo queste preoccupazioni.

Dopo tutto, Londra non è solo una città costosa, ma anche una delle capitali più entusiasmanti del mondo, e l’incertezza finanziaria può essere stressante.

Ora, immagina un momento in cui non solo sei nel cuore pulsante di una delle città più vivaci e cosmopolite del mondo, ma sei anche finanziariamente stabile e soddisfatto del tuo lavoro. 

Come sarebbe vivere senza l’ansia costante legata ai guadagni, sapendo che hai fatto le scelte giuste per te e la tua carriera in una città che offre infinite possibilità? 

In questo articolo, ti guiderò attraverso i vari fattori che influenzano il salario di un barman a Londra e capiremo insieme come arrivare ad avere una carriera appagante e remunerativa nel cuore della città che non dorme mai, scoprendo nel dettaglio quanto viene pagato un barman a Londra.

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Qual è la differenza tra un Bar e un Pub? Guida per i gestori e gli aspiranti imprenditori

Qual è la differenza tra un Bar e un Pub

Chiunque sia già all’interno o abbia mai sognato di entrare nell’industria dell’ospitalità, sa che c’è una bella differenza tra un bar e un pub… o almeno dovrebbe saperlo.

Già, purtroppo ancora oggi c’è una gran confusione in merito.

Il risultato?

Locali ibridi che tentano di far tutto ma che, ovviamente, non concludono niente.

Questi due tipologie di locali sono pilastri dell’industria e offrono esperienze di intrattenimento e bevande ben diverse.

Per fortuna, se stai pensando di aprire un locale o semplicemente vuoi essere certo di quale sia la differenza tra un bar e un pub, sei nel posto giusto. 

In questa guida, esploreremo insieme le caratteristiche distintive di entrambi e ti fornirò una panoramica ben precisa di entrambi.

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Cosa ci vuole per diventare barman? Ecco la guida completa per diventare un professionista del settore

Cosa ci vuole per diventare barman
Cosa ci vuole per diventare barman?

Se il tuo sogno è quello di diventare professionista del settore bar, sappi che hai scelto una carriera davvero affascinante e stimolante. 

Ma quali sono i requisiti essenziali per intraprendere questo percorso professionale e raggiungere l’eccellenza nel settore della mixology? 

Te ne parlerò in questa guida, in cui ho raccolto tutte le informazioni e le nozioni necessarie che ho appreso nei miei lunghi anni di carriera ed esperienza.

Nozioni che potranno aiutarti ad avere le idee chiare e a seguire gli step giusti, senza perdere tempo prezioso e iniziare subito a lavorare e guadagnare come un vero professionista.

Vedremo insieme cosa ci vuole per diventare un barman di successo: dalle competenze fondamentali alla formazione necessaria, fino alle opportunità di carriera. 

Preparati a scoprire i segreti dietro la preparazione dei cocktail e a imparare le abilità necessarie per creare esperienze memorabili per i tuoi clienti.

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Come trovare lavoro in un bar senza esperienza: 7 modi per evitare lo sfruttamento e iniziare la tua carriera con il piede giusto

Come trovare lavoro in un bar senza esperienza

Trovare lavoro in un bar senza esperienza è sicuramente sfidante, ma se sei una persona entusiasta e desiderosa di entrare nel mondo del lavoro, sicuramente con la giusta strategia e un po’ di determinazione, puoi riuscire ad ottenere il lavoro.

E, cosa molto importante, senza cadere nella trappola degli sfruttamenti da parte dei proprietari dei bar.

In questo articolo, ti fornirò tutti i consigli su come iniziare la tua carriera nel settore della ristorazione senza esperienza e senza compromettere i tuoi diritti .

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Organigramma bar: ecco tutte le figure principali che si trovano all’interno di un locale

Ogni figura ha mansioni specifiche, responsabilità e – chiaramente – uno stipendio diverso e adeguato al ruolo.

Questo è molto importante da sapere, perché ti dà fin da subito la possibilità di capire che fare il barman, è molto di più di un semplice lavoretto, ma potrebbe diventare la strada verso il successo, con una possibilità di crescita e di carriera.

Ma andiamo per ordine e vediamo insieme quali sono tutte le figure principali del bar.

Organigramma bar.

Partendo dalla base, la prima figura che incontriamo nell’organigramma di un bar – e che altro non è che il punto di partenza – è il Barback (o Bar Back), ovvero l’aiuto barman.

Questa figura è fondamentale per sostenere e supportare il barman in tutte le fasi di lavoro.

Come Barback i tuoi compiti saranno:

    • mantenere pulito lo spazio di lavoro, in modo che non si crei confusione e quindi non si rallentino i ritmi di preparazione dei drink

    • avere uno sguardo attento su tutta la preparazione, se bottiglie, ghiaccio o preparazioni iniziano a scarseggiare dovrai rifornirli tempestivamente

    • Fare le preparazioni in base alla mole di lavoro: tagliare frutta e verdura per le garnish, occuparti della preparazione di homemade e prebatch

    • servire drink e soft drink che non hanno bisogno di preparazioni particolari, come ad esempio birre in bottiglia o succhi di frutta

So che queste mansioni possono sembrare poco entusiasmanti, ma non sottovalutare questo ruolo perché tutti i barman hanno iniziato così ed è fondamentale come punto di partenza.

 

Fare il Barback infatti ti dà la possibilità di osservare, imparare e capire tutti i processi di lavoro in modo da essere pronto quando verrai promosso (e succederà molto presto).

Il secondo ruolo nell’organigramma bar è – ovviamente – quello del Barman (o Bartender), ed è qui che il lavoro entra nel vivo di preparazioni, creatività e giochi di prestigio.

I compiti principali del barman sono:

    • Preparare i cocktail ai clienti (e quindi conoscere a menadito le ricette)

    • Evitare il più possibile di sprecare prodotto e quindi essere molto preciso con i dosaggi delle materie prime per la preparazione di cocktail

    • Smaltire velocemente le comande, lavorare in speed working mantenendo alta la qualità dei drink preparati

    • Essere cordiale e gentile con i clienti accogliendo richieste e necessità (ed essere in grado di fare anche qualche piccola vendita aggiuntiva da abbinare a quello che hanno già ordinato)

    • Guidare il BarBack nel caso si perda dei pezzi e allo stesso tempo formarlo per diventare barman

A seguire troviamo il Mixologist, che ha le stesse responsabilità e compiti del barman, con la differenza che è un verso esperto di materie prime e ricette.

Le sue competenze e peculiarità gli permettono di proporre e miscelare cocktail originali e diversi, creando così un’esperienza premium per il cliente.

Spesso al Mixologist è anche richiesto un supporto nella creazione delle drink List.

Continuando a salire, incontriamo l’Head Bartender, il responsabile di turno, che unisce tutte le competenze del Barman e del Mixologist, ma che grazie alla sua grande esperienza e professionalità diventa il punto di riferimento del bar manager.

L’head Bartender ha ovviamente uno stipendi più alto del Barman e del Barback e risponde direttamente al Bar Manager, diventando il tramite tra il team e il bar manager.

Tra le sue responsabilità c’è anche quella di far lavorare al meglio la squadra e di assicurarsi che il servizio sia sempre all’altezza dello standard dell’azienda.

Grazie all’attenzione e alla precisione del Bar Manager, l’imprenditore dovrà occuparsi solo di strategia e pianificazione e saprà per certo che il suo locale è in ottime mani per la parte operativa.

Il bar Manager è allo stesso livello di un direttore ed ha quindi grandi responsabilità oltre che uno stipendio molto alto.

In cima alla piramide troviamo infine l’Imprenditore (scopri qui come diventarlo).

Colui che ha iniziato l’avventura imprenditoriale con la sua idea di business e di locale e investendo del denaro.

L’imprenditore nel settore Horeca si occupa principalmente di una cosa: far crescere l’azienda.

Le possibilità di questo settore sono davvero molteplici e soprattutto ti permetteranno di avere un obiettivo e metterti in moto per raggiungerlo.

A differenza di altri settori poi, nel mondo del bar viene premiata la meritocrazia, e dunque con una formazione adeguata, l’atteggiamento giusto e una attitudine ad imparare molto in fretta, potrai fare carriera in men che non si dica.

Per aiutarti a valutare ancora meglio questa professione, scarica ora la nostra guida gratuita su come diventare barman.

Scoprirai:

    • Stipendi e guadagni di ogni figura

    • possibilità di carriera in Italia e all’estero

    • Che tipo di formazione serve per iniziare subito a lavorare

    • e altri bonus

Il tutto ovviamente gratis!

Scaricala qui!

 

Crescere e aiutare gli altri a crescere, sempre.

Ilias Contreas

Cofondatore di MIXOLOGY Academy


Secondo lavoro: ecco le 10 caratteristiche che deve avere

secondo lavoro

Secondo lavoro: ecco le 10 caratteristiche
che devi avere

(e come trovare quello giusto per te)

Affrontare le spese della vita sta diventando sempre più difficile e sempre più spesso le persone cercano un secondo lavoro per arrotondare lo stipendio.

Un solo lavoro non basta più e da anni ormai spopola la ricerca del secondo lavoro, sia per i più giovani, che magari cercano un lavoretto mentre studiano, ma anche per chi è più adulto e cerca un lavoro da aggiungere alla sua principale occupazione.

L’inflazione corre e le spese non fanno che aumentare, anno dopo anno, e non c’è assolutamente niente di male nel cercare di aumentare le entrate.

secondo lavoro

E la scelta migliore sembra proprio quella di trovare un secondo lavoro e riuscire così ad affrontare affitto, bollette e spese di tutti i giorni.

Il problema principale è capire che tipo di lavoro scegliere e oggi sono qui proprio per aiutarti a capirlo.

Ecco le 10 caratteristiche che deve avere il secondo lavoro perfetto

Il più grande problema per tutti quelli che cercano un lavoro secondario per arrotondare è sempre cercare di capire qual è la soluzione giusta per te, rispetto alle tue esigenze.

Il motivo è molto semplice: non si tratta del lavoro principale, quindi il lavoro che sceglierai, non può rubarti troppe ore durante la giornata, né deve diventare motivo di stress.

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Corsi di formazione barman: scegli il più adatto tra i migliori di MIXOLOGY Academy

corsi di formazione barman
Corsi di formazione Barman

Oggi è davvero incredibile il numero di corsi di formazione barman che si trovano in giro: ma quali sono i migliori? In questa guida ti porterò a capirlo e a scegliere il percorso di formazione che fa veramente al caso tuo.

 

Corsi di formazione barman

Quante volte hai acceso il tuo pc o preso in mano il tuo smartphone, aperto la pagina di ricerca Google e digitato queste parole?

Se il tuo desiderio è quello di intraprendere una carriera definitiva nel mondo dei bar e dei locali, scommetto che hai fatto questa ricerca molte volte

Circa 1.820.000 risultati

Questo è il numero che vedi quando premi il tasto “Cerca”.

Panico.

Troppe opzioni, troppe scelte disponibili, vorresti che qualcuno ti dicesse cosa fare e quale scegliere, vero?

Non lasciarti scoraggiare: il segreto è informarti su quale può essere il miglior corso di formazione per barman ed evitare decisamente di scegliere il primo che ti capita, e soprattutto non devi rinunciare al tuo sogno perché non sai cosa scegliere.

E proprio per questo ti parlerò dettagliatamente di quali sono i migliori corsi di formazione barman che potrai trovare alla MIXOLOGY Academy e ti aiuterò a capire qual è la scelta migliore per te.

I 4 migliori corsi di formazione barman della MIXOLOGY Academy

Prima di iniziare, voglio illustrarti brevemente che cos’è MIXOLOGY Academy.

Non si tratta di una semplice scuola per barman, ma di una vera e propria accademia (leggi qui la differenza essenziale tra le due definizioni), dove potrai non solo frequentare e portare a termine i vari corsi di formazione barman certificati, ma anche continuare ad esercitarti e formarti fino a che non ti sentirai pronto/a.

Se vuoi saperne di più su cosa può fare questa accademia per te, leggi qui.

Ma passiamo adesso a vedere quali sono i 4 migliori percorsi che comprendono diversi corsi di formazione per barman.

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