Scopri il lavoro perfetto per universitari

Università + Lavoro: “nooo, è una missione impossibile!”

Ti suona familiare questa storia? Sei lì che studi, ti scapicolli con gli esami e nel frattempo vorresti continui a dipendere dai tuoi genitori e non sai quando diventerai indipendente, con i tuoi soldi e le tue entrate fisse.

Vorresti un lavoretto per arrotondare,  ma i tuoi genitori che ti ripetono “concentrati solo sullo studio”. La verità è che nel 2025 essere studenti costa un botto e molti di noi vogliono (giustamente) un po’ di indipendenza economica.

Il problema? La maggior parte dei lavori per studenti fanno schifo.

Parliamoci chiaro: stage non retribuiti dove fai il cameriere al capo, lavoretti da 5 euro l’ora in orari che si scontrano con gli esami, o peggio ancora, quei “tirocini formativi” dove l’unica cosa che impari è che il caffè del distributore fa schifo.

E poi c’è il solito mantra: “Devi solo studiare!”. Sì, certo, ma se vuoi fare qualcosa con che soldi paghi? E soprattutto, chi dice che non si possa fare entrambe le cose bene?

La generazione di oggi non vuole solo sopravvivere all’università, vuole viverla. Vuole uscire, viaggiare, comprare quello che le piace, senza dover chiedere il permesso ai genitori per ogni aperitivo. Ed è sacrosanto.

Perché fare il bartender è il lavoro perfetto per studenti universitari

Ecco la verità che nessuno ti dice: il bartending potrebbe essere la soluzione perfetta per chi cerca un lavoro compatibile università.

Pensa un attimo agli orari. Mentre i tuoi amici si alzano alle 6 del mattino per fare i commessi (e poi crollano durante le lezioni del pomeriggio), tu potresti lavorare principalmente la sera e nei weekend. Lezioni di giorno, lavoro di sera. È quasi matematico quanto funziona bene.

Ma non è solo questione di orari.

Parliamo per prima cosa dell’ambiente: dimentica gli uffici grigi con il capo che ti controlla ogni respiro. Dietro un banco bar respiri energia pura: musica che pompa, gente che si diverte, colleghi della tua età che condividono i tuoi stessi interessi e magari anche le stesse sfide.

È come se ogni turno fosse una piccola festa a cui partecipi venendo pure pagato.

E poi c’è una cosa che rende tutto diverso: la crescita è veloce. Non stiamo parlando di quei lavori dove dopo 3 anni fai ancora le stesse identiche cose. Nel bartending, in pochi mesi puoi passare da barback a bartender junior, e se hai talento (e un po’ di ambizione), in un anno potresti già gestire turni e colleghi da solo, in un locale serio.

Guadagni reali: non il classico “lavoretto”

Ora arriviamo alla parte che ti interessa davvero: i soldi. E qui dobbiamo sfatare un mito gigante.

Il bartending non è un “lavoretto”, non è il lavoro che fai mentre aspetti quello vero. Può essere quello vero, e l’università in alcuni casi può darti quella marcia in più, per fare carriera più in fretta.

Facciamo due conti concreti. Immagina di lavorare 3 turni a settimana in un locale decent (non stiamo parlando del bar dell’oratorio, ma neanche del Bulgari Hotel). Tra stipendio base e mance, potresti facilmente arrivare a 800-1200 euro al mese. E questo lavorando part-time, mantenendo tutti i tuoi impegni universitari. Mica male, no?

Le mance, te lo assicuro, sono oro colato. In una sera buona, puoi portare a casa quello che altri guadagnano in una settimana di stage. E non stiamo parlando solo dei cocktail bar fighi del centro: anche i pub, le birrerie, i locali studenteschi danno soddisfazioni economiche notevoli se sai come muoverti.

Poi ci sono i benefit che spesso nessuno considera: cene pagate dal locale, drink gratuiti (con moderazione, ovvio…), sconti per amici e soprattutto quella rete di contatti che ti si crea naturalmente. Il mondo della ristorazione e dell’intrattenimento è più piccolo di quanto pensi, e le opportunità viaggiano di bocca in bocca.

Il valore aggiunto: impari una professione che puoi usare ovunque

Qui arriviamo al punto che cambia tutto: il bartending è un superpotere portatile.

Stai programmando l’Erasmus a Berlino? Perfetto, lì i bartender sono ricercatissimi.

Estate a Ibiza? Ottimo, le stagioni estive nelle località turistiche pagano una fucilata.

Post-laurea e vuoi viaggiare per il mondo? Il bartending ti apre le porte praticamente ovunque, dall’Australia al Giappone.

È letteralmente l’unica professione che puoi imparare in Italia e utilizzare in qualsiasi angolo del pianeta senza dover rifare corsi, certificazioni o perdere mesi a cercare equivalenze dei titoli di studio.

E poi c’è l’aspetto che molti sottovalutano: è un vero piano B che puoi trasformare in piano A. Quanti tuoi amici laureati conosci che stanno ancora cercando lavoro nel loro campo? Nel bartending, se sei bravo, il lavoro lo trovi in una settimana. Letteralmente.

Non sto dicendo di mollare l’università (anche se alcuni lo fanno e se la passano benissimo), ma sto dicendo che avere una skill così versatile ti dà una sicurezza economica e personale che pochi altri lavori possono garantire.

Cosa ti serve per iniziare subito (e bene)

Eccoci alla parte pratica. La buona notizia è che non serve esperienza pregressa. Zero. Nada.

I locali seri preferiscono assumere qualcuno formato bene piuttosto che uno che ha imparato male da autodidatta. È come guidare: meglio uno che ha preso la patente in autoscuola che uno che ha imparato nel cortile di casa dal cugino.

Quello che serve davvero è un corso pratico, credibile, che non ti venda solo teoria ma ti metta subito le mani in pasta. E soprattutto, che abbia contatti reali con i locali. Perché è inutile imparare a fare i cocktail più fighi del mondo se poi non sai dove andare a proporti.

La differenza tra chi sfonda nel bartending e chi rimane fermo è spesso proprio questa: la formazione iniziale e la rete di contatti che ti si apre.

MIXOLOGY Academy: dove tutto questo diventa realtà

Ed è proprio qui che entra in gioco MIXOLOGY Academy, un ecosistema completo pensato per chi vuole entrare nel mondo del bartending dalla porta principale.

Qui trovi:

  • Allenamenti pratici costanti: non teoria morta, ma shake, jigger e shaker veri nelle mani
  • Tutor che lavorano davvero: gente che ogni weekend è dietro un banco bar, non professori che parlano di un mondo che non conoscono
  • Job dating: eventi dove i locali vengono a cercare direttamente nuovi bartender tra i nostri studenti
  • Community vera: non sarai mai da solo, avrai sempre una rete di colleghi e mentori pronti ad aiutarti

Ma soprattutto, c’è una cosa che fa la differenza: i risultati. I nostri studenti non finiscono il corso e rimangono a casa a mandare CV. Spesso hanno già un lavoro prima ancora di diplomarsi e nei migliori locali al mondo.

E nelle nostre accademie ci sono addirittura delle Wall of Fame con le fotografie degli studenti che hanno fatto le carriere migliori.


Vuoi scoprire se il bartending può essere la tua strada?

Non devi per forza rivoluzionare la tua vita da un giorno all’altro. Ma se l’idea di un lavoro compatibile università che ti dia vera indipendenza economica e un futuro solido ti intriga, allora vale la pena approfondire.

Scopri i corsi di MIXOLOGY Academy o richiedi subito la tua consulenza gratuita e inizia a costruire il tuo futuro dietro un banco bar. Perché la vita è troppo corta per accontentarsi di lavoretti che non portano da nessuna parte.

Il tuo futuro professionale ti sta aspettando e sa di cocktail ben fatti.


Speed Working: cos’è e perché può rendere più facile il tuo lavoro da bartender

Speed Working cos’è e perché può rendere più facile il tuo lavoro da bartender

È sabato sera.

Sei dietro al bancone.

Sono circa le 23:30 quando un fiume di persone assetate si avvicina sempre di più a te.

Ti senti sopraffatto/a, perché vuoi servire tutti il più velocemente possibile, ma anche mantenere precisione e standard qualitativi.

Hai paura di non farcela e lavori con quella vocina fastidiosa in testa testa che ti sussurra: “ecco, ora devi correre e i cocktail faranno schifo“.

Questo dubbio può diventare il tuo peggiore incubo, soprattutto negli orari di punta, quando gli ordini si accumulano e ogni cliente sembra guardarti con aspettative sempre più alte. 

Si fa strada dentro di te la paura di sacrificare la qualità del cocktail per la velocità di realizzazione, e so che questo è un peso che tu, come tutti i bartender, hai quando lavori dietro al bancone. 

Ma oggi vogliamo condividere con te un segreto: essere veloci senza abbassare la qualità dei tuoi cocktail è possibile.

E stiamo per mostrarti come. 

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Attrezzature per Barman: quali sono le più importanti?

Attrezzature per Barman
Attrezzature per Barman

Hai mai guardato un barman professionista all’opera chiedendoti: “Ma come fa?” 

lo vedi e sembra quasi che danzi dietro al bancone, mentre prepara cocktail con abilità, sorride e parla ai clienti e dà spettacolo ammaliando tutti.

Sappi che non si tratta solo di talento e creatività: ma è anche una questione di avere le giuste attrezzature per barman. 

Proprio come un pittore non può dipingere senza pennelli, un barman non può creare capolavori di mixology senza gli strumenti giusti.

Nel mondo del bartending, dove ogni dettaglio può fare la differenza tra un cocktail ordinario e un’esperienza indimenticabile, le giuste attrezzature sono cruciali

Forse ti sei trovato a lottare con uno shaker che non si apre, o con un jigger che non misura correttamente, compromettendo la qualità del tuo lavoro. 

Sappiamo quanto può essere frustrante.

Alla MIXOLOGY Academy, comprendiamo l’importanza di avere non solo la conoscenza, ma anche gli strumenti giusti per eccellere. 

Le nostre lezioni non solo ti insegnano l’arte e la scienza dei cocktail, ma ti danno anche l’opportunità di maneggiare attrezzature professionali, preparandoti per il successo nel mondo reale.

Immagina di essere dietro al bancone, con tutto ciò che ti serve a portata di mano, sentendoti completamente a tuo agio mentre prepari cocktail impeccabili. 

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Quanto viene pagato un barman a Londra?

Quanto viene pagato un barman a Londra

Ti sei mai chiesto quanto potresti guadagnare lavorando come barman a Londra, una città che fonde cultura, storia e modernità?

Forse sei già nel settore e stai pensando di trasferirti nella capitale britannica, dove ogni angolo offre una nuova scoperta: dai mercati storici come Camden Market ai luoghi iconici come il London Eye e la Torre di Londra.

O magari stai valutando la carriera da barman, entusiasta all’idea di entrare in un mondo fatto di cocktail, interazioni sociali e orari flessibili, proprio nella città famosa per la sua vivace vita notturna e i suoi bar alla moda.

Ma poi sorgono dei dubbi.

Ti chiedi se potrai permetterti di vivere in una città come Londra, se troverai un lavoro soddisfacente o se la carriera da barman in una città straniera sia davvero adatta a te.

Queste preoccupazioni sono comprensibili.

Dopotutto, Londra è una città entusiasmante ma anche costosa, e l’incertezza finanziaria può essere stressante.

Ora, immagina di trovarti nel cuore pulsante di una delle città più vivaci e cosmopolite del mondo, finanziariamente stabile e soddisfatto del tuo lavoro.

Come sarebbe vivere senza l’ansia legata ai guadagni, sapendo di aver fatto le scelte giuste per la tua carriera in una città che offre infinite possibilità?

In questo articolo, esploreremo i vari fattori che influenzano il salario di un barman a Londra e come costruire una carriera appagante e remunerativa nel cuore di questa metropoli, scoprendo nel dettaglio quanto viene pagato un barman a Londra.

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Qual è la differenza tra un Bar e un Pub? Guida per i gestori e gli aspiranti imprenditori

Qual è la differenza tra un Bar e un Pub

Chiunque sia già all’interno o abbia mai sognato di entrare nell’industria dell’ospitalità, sa che c’è una bella differenza tra un bar e un pub… o almeno dovrebbe saperlo.

Già, purtroppo ancora oggi c’è una gran confusione in merito.

Il risultato?

Locali ibridi che tentano di far tutto ma che, ovviamente, non concludono niente.

Questi due tipologie di locali sono pilastri dell’industria e offrono esperienze di intrattenimento e bevande ben diverse.

Per fortuna, se stai pensando di aprire un locale o semplicemente vuoi essere certo di quale sia la differenza tra un bar e un pub, sei nel posto giusto. 

In questa guida, esploreremo insieme le caratteristiche distintive di entrambi e ti daremo una panoramica ben precisa di entrambi.

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Cosa ci vuole per diventare barman? Ecco la guida completa per diventare un professionista del settore

Cosa ci vuole per diventare barman
Cosa ci vuole per diventare barman?

Se il tuo sogno è quello di diventare professionista del settore bar, sappi che hai scelto una carriera davvero affascinante e stimolante. 

Ma quali sono i requisiti essenziali per intraprendere questo percorso professionale e raggiungere l’eccellenza nel settore della mixology? 

Te ne parleremo in questa guida, in cui abbiamo raccolto tutte le informazioni e le nozioni necessarie che abbiamo appreso nei lunghi anni di carriera ed esperienza.

Nozioni che potranno aiutarti ad avere le idee chiare e a seguire gli step giusti, senza perdere tempo prezioso e iniziare subito a lavorare e guadagnare come un vero professionista.

Vedremo insieme cosa ci vuole per diventare un barman di successo: dalle competenze fondamentali alla formazione necessaria, fino alle opportunità di carriera. 

Preparati a scoprire i segreti dietro la preparazione dei cocktail e a imparare le abilità necessarie per creare esperienze memorabili per i tuoi clienti.

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Come trovare lavoro in un bar senza esperienza: 7 modi per evitare lo sfruttamento e iniziare la tua carriera con il piede giusto

Come trovare lavoro in un bar senza esperienza

Trovare lavoro in un bar senza esperienza è sicuramente sfidante, ma se sei una persona entusiasta e desiderosa di entrare nel mondo del lavoro, sicuramente con la giusta strategia e un po’ di determinazione, puoi riuscire ad ottenere il lavoro.

E, cosa molto importante, senza cadere nella trappola degli sfruttamenti da parte dei proprietari dei bar.

In questo articolo, ti daremo tutti i consigli su come iniziare la tua carriera nel settore della ristorazione senza esperienza e senza compromettere i tuoi diritti .

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Organigramma bar: ecco tutte le figure principali che si trovano all’interno di un locale

Ogni figura ha mansioni specifiche, responsabilità e – chiaramente – uno stipendio diverso e adeguato al ruolo.

Questo è molto importante da sapere, perché ti dà fin da subito la possibilità di capire che fare il barman, è molto di più di un semplice lavoretto, ma potrebbe diventare la strada verso il successo, con una possibilità di crescita e di carriera.

Ma andiamo per ordine e vediamo insieme quali sono tutte le figure principali del bar.

Organigramma bar.

Partendo dalla base, la prima figura che incontriamo nell’organigramma di un bar – e che altro non è che il punto di partenza – è il Barback (o Bar Back), ovvero l’aiuto barman.

Questa figura è fondamentale per sostenere e supportare il barman in tutte le fasi di lavoro.

Come Barback i tuoi compiti saranno:

    • mantenere pulito lo spazio di lavoro, in modo che non si crei confusione e quindi non si rallentino i ritmi di preparazione dei drink

    • avere uno sguardo attento su tutta la preparazione, se bottiglie, ghiaccio o preparazioni iniziano a scarseggiare dovrai rifornirli tempestivamente

    • Fare le preparazioni in base alla mole di lavoro: tagliare frutta e verdura per le garnish, occuparti della preparazione di homemade e prebatch

    • servire drink e soft drink che non hanno bisogno di preparazioni particolari, come ad esempio birre in bottiglia o succhi di frutta

Queste mansioni possono sembrare poco entusiasmanti, ma non sottovalutare questo ruolo perché tutti i barman hanno iniziato così ed è fondamentale come punto di partenza.

 

Fare il Barback infatti ti dà la possibilità di osservare, imparare e capire tutti i processi di lavoro in modo da essere pronto quando verrai promosso (e succederà molto presto).

Il secondo ruolo nell’organigramma bar è – ovviamente – quello del Barman (o Bartender), ed è qui che il lavoro entra nel vivo di preparazioni, creatività e giochi di prestigio.

I compiti principali del barman sono:

    • Preparare i cocktail ai clienti (e quindi conoscere a menadito le ricette)

    • Evitare il più possibile di sprecare prodotto e quindi essere molto preciso con i dosaggi delle materie prime per la preparazione di cocktail

    • Smaltire velocemente le comande, lavorare in speed working mantenendo alta la qualità dei drink preparati

    • Essere cordiale e gentile con i clienti accogliendo richieste e necessità (ed essere in grado di fare anche qualche piccola vendita aggiuntiva da abbinare a quello che hanno già ordinato)

    • Guidare il BarBack nel caso si perda dei pezzi e allo stesso tempo formarlo per diventare barman

A seguire troviamo il Mixologist, che ha le stesse responsabilità e compiti del barman, con la differenza che è un verso esperto di materie prime e ricette.

Le sue competenze e peculiarità gli permettono di proporre e miscelare cocktail originali e diversi, creando così un’esperienza premium per il cliente.

Spesso al Mixologist è anche richiesto un supporto nella creazione delle drink List.

Continuando a salire, incontriamo l’Head Bartender, il responsabile di turno, che unisce tutte le competenze del Barman e del Mixologist, ma che grazie alla sua grande esperienza e professionalità diventa il punto di riferimento del bar manager.

L’head Bartender ha ovviamente uno stipendi più alto del Barman e del Barback e risponde direttamente al Bar Manager, diventando il tramite tra il team e il bar manager.

Tra le sue responsabilità c’è anche quella di far lavorare al meglio la squadra e di assicurarsi che il servizio sia sempre all’altezza dello standard dell’azienda.

Grazie all’attenzione e alla precisione del Bar Manager, l’imprenditore dovrà occuparsi solo di strategia e pianificazione e saprà per certo che il suo locale è in ottime mani per la parte operativa.

Il bar Manager è allo stesso livello di un direttore ed ha quindi grandi responsabilità oltre che uno stipendio molto alto.

In cima alla piramide troviamo infine l’Imprenditore (scopri qui come diventarlo).

Colui che ha iniziato l’avventura imprenditoriale con la sua idea di business e di locale e investendo del denaro.

L’imprenditore nel settore Horeca si occupa principalmente di una cosa: far crescere l’azienda.

Le possibilità di questo settore sono davvero molteplici e soprattutto ti permetteranno di avere un obiettivo e metterti in moto per raggiungerlo.

A differenza di altri settori poi, nel mondo del bar viene premiata la meritocrazia, e dunque con una formazione adeguata, l’atteggiamento giusto e una attitudine ad imparare molto in fretta, potrai fare carriera in men che non si dica.

Per aiutarti a valutare ancora meglio questa professione, scarica ora la nostra guida gratuita su come diventare barman.

Scoprirai:

    • Stipendi e guadagni di ogni figura

    • possibilità di carriera in Italia e all’estero

    • Che tipo di formazione serve per iniziare subito a lavorare

    • e altri bonus

Il tutto ovviamente gratis!

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Crescere e aiutare gli altri a crescere, sempre.


Secondo lavoro: ecco le 10 caratteristiche che deve avere

secondo lavoro

Secondo lavoro: ecco le 10 caratteristiche
che devi avere

(e come trovare quello giusto per te)

Affrontare le spese della vita sta diventando sempre più difficile e sempre più spesso le persone cercano un secondo lavoro per arrotondare lo stipendio.

Un solo lavoro non basta più e da anni ormai spopola la ricerca del secondo lavoro, sia per i più giovani, che magari cercano un lavoretto mentre studiano, ma anche per chi è più adulto e cerca un lavoro da aggiungere alla sua principale occupazione.

L’inflazione corre e le spese non fanno che aumentare, anno dopo anno, e non c’è assolutamente niente di male nel cercare di aumentare le entrate.

secondo lavoro

E la scelta migliore sembra proprio quella di trovare un secondo lavoro e riuscire così ad affrontare affitto, bollette e spese di tutti i giorni.

Il problema principale è capire che tipo di lavoro scegliere e oggi sono qui proprio per aiutarti a capirlo.

Ecco le 10 caratteristiche che deve avere il secondo lavoro perfetto

Il più grande problema per tutti quelli che cercano un lavoro secondario per arrotondare è sempre cercare di capire qual è la soluzione giusta per te, rispetto alle tue esigenze.

Il motivo è molto semplice: non si tratta del lavoro principale, quindi il lavoro che sceglierai, non può rubarti troppe ore durante la giornata, né deve diventare motivo di stress.

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