Cosa cambia tra un’accademia barman e una normale scuola?

Se vuoi imparare un mestiere divertente, dinamico e giovanile come quello del barman, ci vuole la formazione giusta. 

In questo articolo ti aiuterò a capire qual è il percorso adatto a te spiegandoti nello specifico cosa cambia tra un’accademia barman e una scuola normale.

 

Il mondo della formazione di oggi è in continua evoluzione, le opzioni sono davvero tante e scegliere quale percorso seguire non è certamente semplice.

Ci sono alcuni lavori però, come quello del barman, in cui si continua a credere di poter imparare il mestiere semplicemente tuffandosi a capofitto nell’esperienza stessa.

Si cerca un bar o un locale, ci si fa assumere senza alcuna competenza e con uno stipendio da sfruttamento, ma giustificato dalla poca esperienza, si fa pratica e si impara questo tipo di lavoro.

Sbagliato.

Il lavoro del barman è sempre più richiesto specialmente nei locali seri, con uno stile ben preciso e che vogliono offrire un servizio di qualità, dunque praticità e competenza nel ruolo sono estremamente importanti.

Ma come e soprattutto dove puoi imparare davvero il lavoro del barman?

 

Sono sicuro che il tuo primo pensiero va verso la scuola alberghiera, è vero?

Lo capisco.

Questo pensiero, tuttavia, pur non essendo del tutto sbagliato, è incompleto.

Ti spiego perché, analizzando prima che cos’è un istituto di scuola alberghiera.

Parliamo di un istituto, pubblico o privato, che prevede un percorso formativo che va da un minimo di 3 anni, al termine del quale consegui già un diploma professionale che quindi ti permette di iniziare ad avvicinarti al mondo del lavoro, ad un massimo di 5 anni per conseguire il diploma di maturità.

Durante gli anni di studi alberghieri, potrai dunque decidere se specializzarti in cucina, sala oppure nel settore bar.

La qualifica con la quale uscirai da questo percorso di studi è: Tecnico dei servizi di ristorazione.

Il settore del bar è un ambito ricco di nozioni, potenziale e soprattutto novità e quindi diventa chiaro che purtroppo la formazione che si riceve nel percorso di studi alberghieri non è sufficiente.

Spesso i programmi sono obsoleti, non al passo con i tempi e anche gli insegnati purtroppo (con le eccezioni del caso naturalmente) non sono formati a loro volta nella maniera più adeguata.

Non è possibile, in questo ambito, apprendere tutti i magnifici segreti della miscelazione e diventare barman competenti.

Lo studio che serve per potersi affermare in un settore che oggigiorno è sempre più ricco di concorrenza, deve essere ben mirato.

Considera che ogni anno vengono inaugurati migliaia di nuovi locali e bar.

Fare il barman è una vera e propria professione, che se studiata con criterio e con i percorsi giusti, posso garantirti che non ha nulla da invidiare ad altre professioni, che magari vengono ritenute più prestigiose.

I corsi barman di accademie professionali sono necessariamente il passo successivo da intraprendere se ci si vuole affermare con le competenze giuste in questo settore.

Scuola Barman o Accademia Barman?

 

Sappi che tra queste due categorie c’è una bella differenza.

Ti dico qui le principali:

Quello che offre una scuola barman: 

  • formazione spiccia per chi vuole un hobby
  • formazione incompleta e non aggiornata continuamente 
  • corsi semplici, ma inadatti per entrare in locali di un certo livello 
Quello che offre un’accademia barman: 
 
  • formazione a tutto tondo e completa
  • corsi impegnativi, ma che garantiscono a chi li segue di lavorare solo nei locali più ricercati (e quindi con possibilità di fare carriera) 
  • una gamma di master, degustazioni e corsi che permettono l’aggiornamento continuo 

Quindi è evidente che la differenza principale e fondamentale tra una scuola barman e un’accademia barman, sta nel metodo di insegnamento.

Solitamente la proposta formativa offerta da una scuola professionale per barman, è limitata a precise categorie di barman come Flair Barman, Bar Chef o Mixologist.

Inoltre, la durata del percorso è breve.

Quante volte ti è capitato, facendo ricerche in merito, di trovare corsi che ti garantiscono una formazione completa in una sola settimana o in qualche giorno con pochissime ore totali di formazione?

E dopo?

Dopo ricevi il tuo attestato di partecipazione, il tuo premio, e vieni lasciato a cavartela da solo nel mondo di questo lavoro con la garanzia che riuscirai a trovare un impiego nel giro di poco tempo.

Il lavoro non arriverà, le tue competenze non saranno sufficienti a ricoprire il ruolo di barman richiesto nei locali e ti sentirai frustrato.

E avrai sprecato tempo e denaro.

Ti sto spaventando?

Non temere, perché a tutto questo c’è una soluzione: avere una formazione realmente completa che ti permette di entrare nel mondo del lavoro con competenze più ampie e con la certezza di fare carriera nei locali di tutto il mondo.

Chi offre questa soluzione? 

 

Molto semplice: un’accademia barman.

Frequentando un’accademia barman il percorso di formazione non termina dopo qualche mese, ma va avanti nel tempo fino a che non sarai davvero pronto/a.

Ognuno di noi è diverso, i miei tempi di apprendimento possono non essere i tuoi e viceversa, soprattutto quando ci si ritrova a dover imparare qualcosa che è completamente nuovo. Diventa logico che il tempo diventa un elemento fondamentale ai fini di un percorso formativo completo e di successo.

Studierai, imparerai e farai pratica per il tempo necessario a raggiungere un livello di preparazione e competenza che ti permetterà di iniziare a lavorare come un professionista.

Un’accademia barman porrà sempre tutta la sua attenzione alla crescita professionale dei suoi allievi, oltre che dei suoi insegnanti.

Naturalmente, se per te fare il barman è solo un passatempo o un’esperienza occasionale, non ti farà nessuna differenza quale scuola deciderai di frequentare, ma se essere barman è quello a cui aspiri per la tua carriera lavorativa, allora non puoi assolutamente sottovalutare la scelta della tua formazione.

Ancora non sei convinto/a?

 
 Ti lascio qui un video che ti spiega perché scegliere un’accademia barman rispetto alla scuola.  
 
Crescere e aiutare gli altri a crescere, sempre
 
Ilias Contreas 
co-fondatore di MIXOLOGY Academy

Guida sul lavoro all’estero senza laurea: ecco tutto quello che devi sapere se vuoi cambiare paese

Quella di lavorare all’estero è una scelta sempre più comune al giorno d’oggi, soprattutto tra i giovani, e se sei capitato su questa pagina probabilmente anche tu stai valutando questa opzione.

Andare a vivere all’estero è un’opzione molto allettante soprattutto per chi è molto determinato a trovare la propria strada e a realizzare i suoi sogni molto più velocemente e con molte più opportunità di quelle che offre il nostro paese.

Ecco perché questa opportunità è presa in considerazione soprattutto da ragazzi e ragazze molto giovani: alcuni vogliono fare esperienza, imparare una nuova lingua e viaggiare, altri invece si decidono proprio per dare una svolta alla loro vita.

Prima o poi tutti abbiamo fantasticato sulla vita che potremmo avere in un altro paese e ci siamo trovati a chiederci come sarebbe andata se avessimo avuto coraggio e ci avessimo provato sul serio.

Io per conto mio, quel coraggio l’ho avuto e proprio per questo sono qui per raccontarti com’è andata e rispondere a tutte le domande che ti frullano in testa.

La prima cosa che devi sapere è che fare un esperienza di lavoro all’estero è sempre una buona idea.

A prescindere dalle motivazioni, vivere e lavorare all’estero – anche solo per un breve periodo – è sicuramente una grandissima opportunità di crescita personale e professionale e allo stesso tempo è anche una spinta concreta alla tua carriera.

Cambiare aria per un po’ ti dà una visione totalmente diversa sul mondo perché – parliamoci chiaro – l’Italia è un paese bellissimo, ma oltre a non offrire grosse opportunità di carriera, siamo anche una popolazione con una mentalità che tende al “fregare” perennemente il prossimo per farsi strada.
E il bello di uscire dalla tua comfort zone per scoprire com’è il mondo là fuori, è che aprirai gli occhi e capirai che all’estero sono competenze e professionalità a farti crescere professionalmente.

Quindi, se il tuo sogno è quello di fare una carriera basata sulle tue capacità e sulle tue competenze che prescinda totalmente dalle “spintarelle all’italiana” e dai furbetti che vogliono solo sfruttarti e offrirti stage non retribuiti, allora questo articolo è di fondamentale importanza per te.

Lasciare il Bel Paese per una meta più stimolante, vicina o lontana, può davvero darti la possibilità di diventare qualcuno e realizzarti professionalmente, anche se non hai una laurea.

È proprio così, puoi tranquillamente lavorare e fare carriera all’estero senza laurea, l’importante è che prima di partire tu tenga in considerazione alcuni fattori che ti aiuteranno a vivere questa esperienza senza brutte sorprese.

Innanzitutto, devi essere consapevole delle differenze che troverai: i contesti culturali sono diversi, così come l’approccio alla vita e al lavoro ed è importante che tu sappia esattamente cosa fare per avere successo, in qualsiasi paese tu scelga di andare.

In questo articolo ti dirò tutto quello che devi sapere se vuoi lavorare all’estero senza laurea e ti darò anche gli strumenti per riuscirci ed essere sicuro di non trasformare questa esperienza in un incubo.

Sei pronto?

Vivere e lavorare all’estero, cosa ti serve?

Come ti ho già detto, per lavorare all’estero non è obbligatorio avere una laurea. Al giorno d’oggi, non tutti si laureano e le motivazioni sono diverse:

  • Non sono interessati a nessun percorso di studi
  • Non sono portati e non hanno voglia di buttare anni nello studio della teoria
  • Hanno voglia di diventare indipendenti e di iniziare subito a guadagnare

Qualunque sia il motivo per cui non ti sei laureato, all’estero questo non sarà un ostacolo, soprattutto se individui le figure più richieste nel paese che hai scelto.

L’ingrediente segreto del successo infatti è trovare quella professione che ti renderà interessante per il mercato del lavoro e che ti faccia spiccare tra tutti gli altri candidati, al punto che saranno i datori di lavoro a cercare te e non viceversa.

Perché questo sia possibile è di fondamentale importanza che tu abbia delle competenze tali che ti rendano agli occhi di tutti un professionista in quel campo.

Senza una competenza specifica e quindi partendo all’avventura, sarà veramente difficile per te trovare un lavoro che ti stimoli e che non ti faccia odiare tutto del paese in cui sceglierai di vivere.

All’estero, in quasi tutti i paesi al mondo, non basta avere la conoscenza giusta e farsi “infilare” in un posto di lavoro, dovrai dimostrare di essere all’altezza del tuo ruolo e di essere stato una buona scelta, altrimenti verrai messo alla porta.

Molto importante, naturalmente, è possedere una conoscenza almeno decente della lingua inglese – se non di quella specifica del paese di riferimento – che puoi migliorare prima di partire con corsi, letture, aggiornamenti e un training intensivo.

Oltre a questo ti servirà avere un buon curriculum, saper cercare e selezionare le aziende migliori in cui lavorare e sapere come affrontare il colloquio di lavoro al meglio.

lavorare estero

Trasferirsi per lavoro all’estero: quale professione scegliere?

Finora ti ho detto quanto è importante avere un progetto, un’idea di cosa fare prima di partire e forse ti stai chiedendo quale potrebbe essere il lavoro giusto per te.

Ora, io non so che paese abbia attirato la tua attenzione, ma quello che posso dirti è che c’è una professione che al momento è super ricercata in tutti i paesi del mondo, nella quale noi italiani siamo sempre i migliori.

Sto parlando del settore Horeca, ovvero quello della ristorazione, del mondo dei bar e della notte.

E per dimostrarti quello che sto dicendo, voglio parlarti della scelta che ho fatto io a 20 anni, quando per la prima volta ho deciso  di farmi un’estate  a Londra e di provare a fare il barman.

All’epoca non avevo alcuna esperienza e per essere assunto ho dovuto anche mentire sul cv, cosa che ad oggi non sarebbe più possibile fare, perché le competenze richieste sono molto più alte rispetto a quelle di 15 anni fa.

Nonostante tutto però, sono stato preso in un bel locale in centro, ho iniziato a studiare e ad esercitarmi come un matto e contemporaneamente a lavorare dietro al bancone. Da quella scelta che all’epoca mi sembrava solo un gioco, tutta la mia vita ha preso una piega totalmente diversa.

Quella singola esperienza infatti mi ha portato a intraprendere una strada che mi ha portato fino a dove mi trovo oggi, in Costa Rica, con varie aziende all’attivo che posso seguire e gestire anche dalla spiaggia tropicale in cui ho scelto di vivere.

Ma ti parlerò più tardi di quello che faccio ora, adesso voglio parlarti della professione che ti permette di lavorare all’estero senza laurea e di costruire una carriera di successo.

Professione Barman: il lavoro che puoi fare in tutto il mondo

La professione del Bartender (ovvero il professionista del bar, ma detto all’americana), è straordinaria per tanti motivi, ma voglio dirti i più importanti:

  • Lavori divertendoti (e conosci persone diverse ogni sera);
  • È stimolante, essendo un mondo in continua evoluzione potrai sperimentare ogni giorno cose nuove incrociando le infinite materie prime a tua disposizione;
  • È ben pagato e, man mano che cresci, potrai fare il tuo prezzo e chiedere via, via lo stipendio che meriti;
  • Ti permette di fare carriera: la gerarchia dei locali più importanti al mondo ti permette di crescere fino a diventare bar manager e direttore (a condizioni economiche MOLTO interessanti);
  • Puoi farlo in tutto il mondo e proprio grazie all’eccellenza italiana nel mondo dell’Horeca (ovvero il settore di hotel, ristoranti e locali) avrai una marcia in più.

Potrei stare qui ore a raccontarti le storie dei ragazzi che ho avuto modo di conoscere e che oggi hanno carriere stellari.

Queste persone oltre a essersi realizzate professionalmente e personalmente, si trovano oggi anche a guadagnare cifre che superano di gran lunga le loro aspettative iniziali.

Alcuni di loro lo fanno in Italia, altri hanno girovagato facendo esperienze in vari paesi per poi tornare, altri ancora non sono più tornati e sono ben felici di aver avuto il coraggio di provarci.

Come ad esempio Nicholas che a Miami guadagna 7 mila euro al mese, o Davide che guadagna 10 mila euro al mese in Svizzera. Ma c’è anche chi ha deciso di non scegliere un paese fisso e che lavora viaggiando sulle navi da Crociera, come Simone e altri ancora che si trovano in alcuni dei locali presenti nella lista dei 50 World’s Best cocktail bar.

La verità è che professionalità e competenze in Italia sembrano non avere il giusto valore, ma all’estero sono riconosciute e anche molto ben pagate!

Barman all’estero: cosa fare prima di partire

La buona notizia per te è che qualsiasi paese tu scelga, non avrai bisogno di fare esami di abilitazione o affrontare test per poter fare il barman, cosa che invece succede ad altri professionisti come medici,  avvocati o architetti.

Quello di cui hai bisogno per lavorare all’estero come barman è una formazione certificata (e quindi valida ovunque) che ti identifichi subito come professionista. Così facendo sarai selezionato dai locali che contano e non correrai il rischio di farti sfruttare o sottopagare.

Costruirti un futuro in un altro paese è possibile, ma c’è sempre il rischio di imbattersi in ostacoli, ed è per questo che devi essere pronto e affrontare la partenza sicuro e tranquillo rispetto a quello che ti aspetta.

Ovviamente non voglio che tu finisca in un localetto piccolo a prendere due lire e a non godere delle mance (che all’estero sono molto altre), il tuo obiettivo deve essere lavorare in un posto che ti permetta di crescere e fare carriera.

Così come ha fatto Marco, che da barman, oggi fa il Bar Manager in Nuova Zelanda, o come Andrea e Alessio che dopo aver lavorato come barman, hanno deciso di aprirsi il loro locale a Formentera.

Quello sto dicendo è che la cosa più interessante di questa professione è che le possibilità di carriera sono incredibili e – anche partendo da zero – puoi raggiungere traguardi che oggi magari ti sembrano impossibili.

Per riuscirci, l’unico modo è formarti e certificarti e per farlo, c’è solo un posto in Italia che ti permette di realizzare tutto questo.

Sto parlando della MIXOLOGY Academy, la prima accademia per professionisti del settore Bar che offre una formazione completa e ti aiuta a raggiungere i tuoi obiettivi, anche quando avrai terminato la tua formazione.

Diventa un professionista grazie a MIXOLOGY Academy e ottieni il futuro che meriti

La MIXOLOGY Academy è non una semplice scuola di formazione, è la prima accademia in Italia, che ho fondato nel 2008, e che da anni forma i migliori bartender al mondo.

Ma cosa rende diversa MIXOLOGY Academy rispetto agli altri?

Diventare Barman

Innanzitutto la differenza tra una semplice scuola e un’Accademia come la nostra, è che i corsi non durano solo pochi giorni o settimane, ma da noi ci si forma finché non si è davvero pronti per entrare con successo nel mondo del lavoro, e si ha fino ad 1 “anno accademico” di tempo per riuscirci (o volendo di più). Oltre a poter seguire i programmi tutte le volte che vuoi, hai le strutture più grandi al mondo nel settore per allenarti, fare simulazioni di lavoro, e continuare a specializzarti seguendo nuovi master dal vivo ed online attraverso la piattaforma in streaming e l’App ufficiale.

La nostra filosofia è semplice e ne abbiamo fatto un motto.

“Crescere e aiutare gli altri a crescere, sempre”

Il nostro obiettivo principale è aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi e a costruire una carriera di successo in questo settore e per farlo abbiamo creato dei percorsi formativi che ti renderanno il professionista che sogni di diventare.

Creiamo e aggiorniamo continuamente i nostri percorsi professionali e i nostri trainer, che per primi hanno lavorato e ottenuto il successo nel mondo del bartending, continuano a crescere e a studiare per essere sempre aggiornati su tutte le novità del settore.

Per aiutare i nostri studenti a capire qual è la strada più giusta per realizzare i propri obiettivi, mettiamo a disposizione di ognuna delle persone che si forma con noi, una Tutor, una vera e propria guida che ti segue, indirizza e sprona prima, durante e dopo la fine del tuo percorso.

Oltre a questo, abbiamo anche dato vita a Bartender Job, la nostra agenzia interna che fa da tramite con locali, hotel e resort in tutto il mondo per farti ottenere un colloquio e aiutarti anche nel mondo del lavoro. La necessità di fondare l’agenzia è nata dalla voglia di non limitarci alla formazione, ma di aiutare ATTIVAMENTE le persone a trovare il lavoro dei loro sogni.

I tuoi sogni e le tue ambizioni sono una priorità per noi, perché sappiamo quanto è difficile ritrovarsi da soli a fare i conti con il mondo del lavoro e ci impegniamo a stare al tuo fianco fin dal primo giorno.

Le nostre statistiche la dicono lunga sul nostro impegno, infatti da 4 anni sappiamo che grazie ai nostri standard altissimi, oltre il 90% delle persone che si forma con noi, trova lavoro come bartender entro i 3 mesi dalla fine del corso.

Ad oggi abbiamo formato migliaia di studenti ed ognuno di loro ha una storia di successo da raccontare e tu, se lo vorrai, presto potresti diventare uno di loro.

Prendere decisioni, soprattutto quando c’è in ballo il nostro futuro non è mai semplice e proprio per questo ho deciso di farti un regalo.

Il mio regalo: scopri se il mestiere da barman è la strada giusta per te

Per darti tutte le informazioni necessarie e aiutarti in questa scelta, ho deciso di regalarti qualcosa che sono certo ti sarà utile.

Ecco i 4 bonus che ho deciso di darti (gratuitamente):

  • La guida sul lavoro e la carriera da barman: un vero e proprio manuale di istruzioni che ti aiuterà a capire qualcosa in più su questa bellissima professione e che risponderà a tutte le domande che ti stanno frullando in testa in questo momento
  • Il libro con le nostre storie di successo: una raccolta con tutte vittorie e i traguardi raggiunti da chi si è formato con noi (sia chi partiva da zero, sia quelli che già lavoravano e abbiamo aiutato a crescere)
  • La guida sul lavoro all’estero: una guida interattiva, che aggiorniamo mensilmente, specifica sul lavoro da barman all’estero.
    Al link che ti manderò troverai informazioni sulla vita, il mondo del lavoro e la professione da barman di – al momento – 40 paesi in giro per il mondo che abbiamo stilato grazie alle testimonianze dei nostri studenti che ora si trovano all’estero
  • Un corso da barman dal vivo di 8 ore (del valore di 200 euro, ma GRATIS per te) che puoi venire a fare in una delle nostre sedi nazionali e che ti aiuterà a capire se questa professione fa per te e se ti trovi a tuo agio dietro al bancone

Senza tirare fuori un solo euro, avrai a disposizione un assaggio di questo meraviglioso mondo che ti aiuterà a capire bene e ad essere sicuro che questa sia l’opzione giusta per te che vuoi lavorare all’estero senza laurea.

E formandoti con noi per diventare un professionista, avrai la possibilità di partire subito e riuscire a vivere un’esperienza incredibile con reali possibilità di guadagno immediato e carriera, in qualsiasi paese tu decida di andare.

Tutto quello che devi fare è metterti (e metterci) alla prova.

Ottieni subito  il corso gratis da barman (a Roma o Milano) e gli altri 3 regali che ho deciso di farti compilando il modulo che trovi qui sotto con i tuoi dati e datti la possibilità di scoprire se è proprio questo l’appuntamento che ti cambierà la vita.


Lavoro Call Center VS Lavoro Barman

Lavoro Call Center

Lavoro Call Center Vs Lavoro Barman

Lavoro Call Center VS Lavoro Barman

Vuoi davvero passare gli anni migliori della tua vita a Lavorare in un Call Center?

 

Hai passato la vita a studiare, preparandoti per quel fatidico giorno in cui saresti dovuto entrare nel mondo dei grandi e farcela da solo (o da sola), finalmente.

Niente più esami, niente più libri formato mattone da ingurgitare per una lode – o forse per una sufficienza -, niente più ordini da mamma e papà che ti dicono quando, come e dove fare cosa.

Quel giorno tanto ambito in cui avresti iniziato a costruire il TUO futuro con le TUE mani, dovrebbe essere arrivato, eppure qualcosa non va.

Ti avevano detto che dovevi prendere la laurea perché altrimenti in questo mondo non saresti stato nessuno, così ti sei dato da fare, anche se non ne eri del tutto convinto, e la laurea l’hai presa per davvero, libro dopo libro (mattone dopo mattone), esame dopo esame.

Hai fatto tutto quello che ti avevano chiesto, più che suggerito, eppure anche ora che “sei qualcuno” la vita non sembra esattamente come te l’avevano dipinta.

Sei diventato medico/avvocato/ingegnere/architetto/dottore in letteratura e hai un pezzo di carta grosso come un quadro appeso sul muro del corridoio di casa, così che i tuoi possano mostrarlo con orgoglio ai loro amici, ma quando sei andato a cercare lavoro come professionista le cose non sono andate come speravi.

Ti sei sentito dire che non c’è posto per te e che per aspirare ad un’assunzione di qualche tipo devi prima fare esperienza.

Ovviamente l’esperienza non ti danno modo di farla nemmeno gratis, altrimenti poi non avrebbero più scuse per NON darti il posto di lavoro che senti di esserti meritato dopo una vita di sacrifici.

Così ti sei messo a cercare un’alternativa che ti permettesse di iniziare a guadagnare qualche soldino, un’occupazione temporanea con cui traccheggiare in attesa dell’occasione giusta, e un giorno sei incappato in QUELL’ANNUNCIO:

LAVORO CALL CENTER.

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Lavorare in fabbrica fa schifo?

Lavorare in fabbrica fa schifo?

Pro e contro del lavoro in fabbrica

Non so se nella tua vita ti è già capitato di fare qualche lavoretto, magari di fare qualche cosa in estate, mentre studiavi oppure di lavorare tutto l’anno in maniera continuativa.

Ma una cosa è certa, lavorare in fabbrica fa schifo.

Facciamo una lista dei PRO e dei CONTRO, che ne dici? Continua a leggere


Perché se la stanno prendendo con i locali (e non solo)

Locali Chiusi

Perché se la stanno prendendo con i locali (e non solo)

 

Ciao, come stai?

La risposta che ricevo a questo tipo di domanda, più o meno da Marzo dello scorso anno è “Potrebbe andare meglio.” Ci fosse UNA persona con cui scambio quattro chiacchiere che mi dice qualcosa di diverso.

Alcuni sono parcheggiati in cassa integrazione, altri sono in cerca di lavoro in un contesto che sicuramente non aiuta né il nostro né tantissimi altri settori, mentre quelli che potremmo definire “i più fortunati” vanno avanti per la loro strada, ma magari hanno visto i propri obiettivi al ribasso a causa della situazione in cui tutti noi ci ritroviamo.

D’altronde stiamo affrontando un virus senza precedenti che ha scombussolato il nostro modo di vivere.

L’unica cosa che non mi torna – a me come probabilmente a tanti altri – è l’accanimento che la politica italiana sta mostrando verso il settore dei locali e della ristorazione in generale. Sì, perché qui non si sta condannando la pericolosità delle discoteche dove è obiettivamente difficile far mantenere il distanziamento raccomandato alle persone, ma di qualsiasi posto in cui si possa bere o mangiare “oltre le 18:00”, o addirittura a qualsiasi ora a seconda del colore della zona in cui ti ritrovi.

In pratica, in Italia, ci viene detto che andare al ristorante o al bar è “pericoloso”, mentre affollarsi al supermercato, nei centri commerciali o negli autobus a qualsiasi ora del giorno va più che bene. Lì il virus non si diffonde. Continua a leggere


Devo tutto ad un amico

Ilias e Simone

Devo tutto ad un amico

 

Ti ho mai raccontato che sono diventato barman grazie ad un amico?

L’idea di andare a Londra e intraprendere l’avventura che mi ha portato fino a oggi, non è mai stata mia, ma di una persona speciale che posso definire come un autentico sognatore.

Simone non è mai stato banale, né prevedibile, e mentre io frequentavo l’università come tanti ragazzi destinati a non ricavarci nulla di veramente utile per il loro futuro, lui si faceva trasportare dalla sua curiosità e studiava cose a cui non avrei mai neanche pensato.

E’ stato lui a farmi provare i primi cocktail nei pub che frequentavamo da ragazzi – che ai tempi facevano veramente pena, lo ammetto, ma non per colpa sua! -, ed è sempre lui che mi ha spinto a ricreare dal vivo le ricette che avevamo trovato su un mini libro dei cocktail della DeAgostini.

Ancora ricordo i festini che organizzavamo a casa mia quando i miei non c’erano, usando i nostri amici come vere e proprie cavie. E ricordo perfettamente il primissimo cocktail che ho provato a fare seguendo la nostra piccola “Bibbia”, l’Angel’s Delight. Continua a leggere


Che tu voglia diventare barman o altro nella vita, devi imparare ad auto-aiutarti

Diventare Barman

Diventare Barman

Che tu voglia diventare barman o altro nella vita, devi imparare ad auto-aiutarti

 

Non importa se la tua intenzione è di diventare barman o di fare qualsiasi altra cosa nella vita: in ogni caso, quello che devi assolutamente capire è che nessuno ti darà una mano se non cominci subito ad “auto-aiutarti”.

Lo ammetto, viviamo in tempi difficili, ma allo stesso tempo so che di crisi ce ne sono state tante prima del Covid, e altrettante ce ne saranno in futuro. Io e te abbiamo la fortuna di non aver mai vissuto ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, né di essere cresciuti in Iraq con le bombe sopra la testa, o in uno di quei paesi africani dove i giovani non sanno se avranno da mangiare per i successivi 3 giorni. Ecco, quelle credo che siano delle situazioni davvero drammatiche e vanno avanti “da sempre”, mentre tutto sommato a noi non è andata così male.

E’ normale dare per scontate le nostre abitudini e le nostre comodità, ma quello che è successo negli ultimi mesi è servito ad insegnarci che nulla è garantito.

Questa è una lezione di vita enorme che può portare le persone a fare 2 scelte da cui dipenderà il loro futuro: Continua a leggere


Brutte notizie dalla MIXOLOGY Academy nel 2019

MIXOLOGY Academy

Parte del team all’inaugurazione della sede MIXOLOGY Academy a Milano

Brutte notizie dalla MIXOLOGY Academy nel 2019

 

Ciao sono Ilias, fondatore di MIXOLOGY Academy, e quest’oggi ho il brutto compito di darti una notizia che non ti farà piacere.

Non so quanto sei aggiornato su ciò che facciamo in Accademia tra Roma e Milano, così come non so da quanto tempo ci stai seguendo, ma penso che sia palese quanto impegno io e i miei collaboratori mettiamo nel nostro lavoro.

Ogni mattina ci alziamo dal letto con l’idea precisa di aiutare le persone a farsi una carriera nel settore della Mixology e crescere sia professionalmente che come individui.

E’ per questo che da oltre 10 anni ogni nostro profitto è stato reinvestito per migliorare l’esperienza di persone come te che desiderano dare una svolta alla propria vita.

  • Mattone dopo mattone abbiamo creato la prima Accademia al mondo di settore con 5 aule distribuite su ben 600 metri quadri, in modo che ogni singolo ambiente abbia tutte le strumentazioni necessarie per svolgere UNO specifico tipo di corsi nel miglior modo possibile.
  • Abbiamo investito tantissimo per la formazione dei nostri stessi Trainer, definendo degli standard di crescita che devono seguire non solo all’inizio del loro percorso, ma tutto l’anno per essere sempre aggiornati ed anche un passo avanti al resto del mercato mondiale, se possibile.
  • Ci siamo occupati di migliorare la qualità della vita di tutto il nostro staff, dagli stessi Trainer fino al reparto di segreteria e Student Care, integrando le loro retribuzioni per premiare l’impegno e la passione che mettono nel seguire la nostra Missione: crescere e aiutare gli altri a crescere, sempre.
  • Per essere in regola con le centinaia di leggi italiane e regolamentazioni Asl abbiamo speso una caterba di soldi che altri semplicemente si tengono in tasca considerando tali spese “eccessive”, e questo per assicurarci che la sicurezza e la qualità della vita dei nostri allievi all’interno delle Accademie siano sempre tutelate.
  • Per essere sicuri di fare le cose nel modo giusto, ci siamo confrontati con i più elevati standard di qualità a livello internazionale, riuscendo con successo (da ormai più di 3 anni) a certificarci con la rigida ISO9001 (riconosciuta in tutto il mondo) e la ancor più complessa direttiva per ottenere l’Accreditamento Regionale italiano (valido in tutta Europa).
  • Abbiamo assunto sempre più persone per migliorare ogni aspetto del nostro lavoro e della vita degli allievi, creando ad esempio uno staff dedicato esclusivamente alla Bartender JOB, l’agenzia che ti aiuta GRATIS a trovare lavoro una volta che diventi nostro allievo. Ripeto, GRATIS, e ci tengo a sottolinearlo perché Bartender JOB non prende soldi nemmeno dai locali in cui ti manda a lavorare. E’ in tutto e per tutto No Profit e PRO-Allievi.
  • Di recente, abbiamo realizzato una seconda Accademia, di poco più grande di quella a Roma, nella moderna città di Milano, dando modo ai sempre più numerosi studenti provenienti dal nord Italia di poter usufruire dei nostri corsi professionali con maggiore facilità.

Dopo tanto lavoro e tanti investimenti i risultati parlano abbastanza chiaro:

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Come avere il successo della Marvel (facendo il Barman)

Marvel Cinematic Universe

Come avere il successo della Marvel (facendo il Barman)

Come avere il successo della Marvel (facendo il Barman)

 

Hai già visto su Youtube il nuovo trailer di Avengers: Endgame?

Sono sicuro di sì perché i numeri parlano chiaro: in 24 ore dall’uscita del video ci sono state 290 milioni di visualizzazioni. Fa impressione solo a leggerla una cifra simile! Un record incredibile, che ha spazzato via ogni precedente primato legato ad un film e in generale un numero clamoroso per Youtube. Altro che streamer,  youtuber e Ferragnez!

Vuoi sapere un altro numero pazzesco?

L’ultimo fim degli Avengers ha guadagnato oltre 2 miliardi di dollari e i film dell’Universo Marvel hanno superato i 17 miliardi totali. Con quella cifra si potrebbero comprare 85mila Ferrari o 3400 ville di lusso alle Hawaii…

… Ma qual è il segreto dei film della Marvel?

Perché piacciono così tanto e come fanno a guadagnare cifre che noi umani non riusciamo nemmeno a pronunciare?

E soprattutto, cosa c’entra la Marvel col diventare barman di successo?!? Continua a leggere


C’era una volta il Metodo Classico

metodo classico

Metodo Classico

Metodo Classico

C’era una volta il “Metodo Classico”

 

Tanto tanto tempo fa l’uomo ha imparato a “mischiare” gli alcolici con altri ingredienti dando vita ai primi rudimentali cocktail, finché un giorno qualcuno che era evidentemente più illuminato degli altri ha creato il “Metodo Classico”.

Lo scopo del Metodo Classico era quello di standardizzare la miscelazione tramite regole e soprattutto ricette che avessero un eco internazionale: l’idea era quella che le persone potessero bere lo stesso cocktail Manhattan/Alexander/Negroni e via dicendo a New York così come a Londra, a Parigi e ovviamente anche a Roma.

A seguito di una competizione di cocktail tenutasi nel Febbraio del 1951 in Inghilterra nasceva l’International Bartender Association (comunemente nota come IBA), per l’appunto un’associazione che riuniva enti provenienti da ogni angolo del mondo tra cui l’italianissima Aibes (Associazione Italiana Barman e Sostenitori).

Il ruolo di queste associazioni ai tempi è stato fondamentale, tant’è che ancora oggi molti dei cocktail che erano stati “ufficializzati” allora sono ancora tra i più apprezzati dietro e davanti ai banconi bar.

Da un punto di vista pratico il Metodo Classico si basa sul concetto di parti e proporzioni: ogni ingrediente di un cocktail infatti corrisponde ad una o più parti al fine di ottenere un certo equilibrio nel drink miscelato.

Per fare un esempio estremamente semplice, il cocktail Negroni prevede 3 parti esattamente identiche tra di loro e, nello specifico: Continua a leggere