Attrezzature per Barman: quali sono le più importanti?

Attrezzature per Barman
Attrezzature per Barman

Hai mai guardato un barman professionista all’opera chiedendoti: “Ma come fa?” 

lo vedi e sembra quasi che danzi dietro al bancone, mentre prepara cocktail con abilità, sorride e parla ai clienti e dà spettacolo ammaliando tutti.

Sappi che non si tratta solo di talento e creatività: ma è anche una questione di avere le giuste attrezzature per barman. 

Proprio come un pittore non può dipingere senza pennelli, un barman non può creare capolavori di mixology senza gli strumenti giusti.

Nel mondo del bartending, dove ogni dettaglio può fare la differenza tra un cocktail ordinario e un’esperienza indimenticabile, le giuste attrezzature sono cruciali

Forse ti sei trovato a lottare con uno shaker che non si apre, o con un jigger che non misura correttamente, compromettendo la qualità del tuo lavoro. 

So quanto possa essere frustrante.

Alla MIXOLOGY Academy, comprendiamo l’importanza di avere non solo la conoscenza, ma anche gli strumenti giusti per eccellere. 

Le nostre lezioni non solo ti insegnano l’arte e la scienza dei cocktail, ma ti danno anche l’opportunità di maneggiare attrezzature professionali, preparandoti per il successo nel mondo reale.

Immagina di essere dietro al bancone, con tutto ciò che ti serve a portata di mano, sentendoti completamente a tuo agio mentre prepari cocktail impeccabili. 

Continua a leggere

Quanto viene pagato un barman a Londra?

Quanto viene pagato un barman a Londra

Ti sei mai chiesto quanto potresti guadagnare lavorando come barman a Londra, la città che è un recipiente di cultura, storia e modernità? 

Forse sei già nel settore e stai pensando di trasferirti nella capitale britannica, dove ogni angolo è una nuova scoperta: dai mercati storici come Camden Market ai luoghi iconici come il London Eye e la Torre di Londra. 

O magari stai valutando la carriera da barman, sei entusiasta all’idea di unirti a un mondo fatto di cocktail, contatti sociali e orari flessibili, proprio nella città che è famosa per la sua vivace vita notturna e i suoi bar alla moda. 

Ma poi spunta il dubbio.

Quello di non sapere se puoi permetterti di vivere in una città come Londra, di non sapere se troverai effettivamente un lavoro soddisfacente o se la carriera da barman in una città straniera fa davvero per te.

Comprendo queste preoccupazioni.

Dopo tutto, Londra non è solo una città costosa, ma anche una delle capitali più entusiasmanti del mondo, e l’incertezza finanziaria può essere stressante.

Ora, immagina un momento in cui non solo sei nel cuore pulsante di una delle città più vivaci e cosmopolite del mondo, ma sei anche finanziariamente stabile e soddisfatto del tuo lavoro. 

Come sarebbe vivere senza l’ansia costante legata ai guadagni, sapendo che hai fatto le scelte giuste per te e la tua carriera in una città che offre infinite possibilità? 

In questo articolo, ti guiderò attraverso i vari fattori che influenzano il salario di un barman a Londra e capiremo insieme come arrivare ad avere una carriera appagante e remunerativa nel cuore della città che non dorme mai, scoprendo nel dettaglio quanto viene pagato un barman a Londra.

Continua a leggere

Qual è la differenza tra un Bar e un Pub? Guida per i gestori e gli aspiranti imprenditori

Qual è la differenza tra un Bar e un Pub

Chiunque sia già all’interno o abbia mai sognato di entrare nell’industria dell’ospitalità, sa che c’è una bella differenza tra un bar e un pub… o almeno dovrebbe saperlo.

Già, purtroppo ancora oggi c’è una gran confusione in merito.

Il risultato?

Locali ibridi che tentano di far tutto ma che, ovviamente, non concludono niente.

Questi due tipologie di locali sono pilastri dell’industria e offrono esperienze di intrattenimento e bevande ben diverse.

Per fortuna, se stai pensando di aprire un locale o semplicemente vuoi essere certo di quale sia la differenza tra un bar e un pub, sei nel posto giusto. 

In questa guida, esploreremo insieme le caratteristiche distintive di entrambi e ti fornirò una panoramica ben precisa di entrambi.

Continua a leggere

Cosa ci vuole per diventare barman? Ecco la guida completa per diventare un professionista del settore

Cosa ci vuole per diventare barman
Cosa ci vuole per diventare barman?

Se il tuo sogno è quello di diventare professionista del settore bar, sappi che hai scelto una carriera davvero affascinante e stimolante. 

Ma quali sono i requisiti essenziali per intraprendere questo percorso professionale e raggiungere l’eccellenza nel settore della mixology? 

Te ne parlerò in questa guida, in cui ho raccolto tutte le informazioni e le nozioni necessarie che ho appreso nei miei lunghi anni di carriera ed esperienza.

Nozioni che potranno aiutarti ad avere le idee chiare e a seguire gli step giusti, senza perdere tempo prezioso e iniziare subito a lavorare e guadagnare come un vero professionista.

Vedremo insieme cosa ci vuole per diventare un barman di successo: dalle competenze fondamentali alla formazione necessaria, fino alle opportunità di carriera. 

Preparati a scoprire i segreti dietro la preparazione dei cocktail e a imparare le abilità necessarie per creare esperienze memorabili per i tuoi clienti.

Continua a leggere

Come trovare lavoro in un bar senza esperienza: 7 modi per evitare lo sfruttamento e iniziare la tua carriera con il piede giusto

Come trovare lavoro in un bar senza esperienza

Trovare lavoro in un bar senza esperienza è sicuramente sfidante, ma se sei una persona entusiasta e desiderosa di entrare nel mondo del lavoro, sicuramente con la giusta strategia e un po’ di determinazione, puoi riuscire ad ottenere il lavoro.

E, cosa molto importante, senza cadere nella trappola degli sfruttamenti da parte dei proprietari dei bar.

In questo articolo, ti fornirò tutti i consigli su come iniziare la tua carriera nel settore della ristorazione senza esperienza e senza compromettere i tuoi diritti .

Continua a leggere

Organigramma bar: ecco tutte le figure principali che si trovano all’interno di un locale

Ogni figura ha mansioni specifiche, responsabilità e – chiaramente – uno stipendio diverso e adeguato al ruolo.

Questo è molto importante da sapere, perché ti dà fin da subito la possibilità di capire che fare il barman, è molto di più di un semplice lavoretto, ma potrebbe diventare la strada verso il successo, con una possibilità di crescita e di carriera.

Ma andiamo per ordine e vediamo insieme quali sono tutte le figure principali del bar.

Organigramma bar.

Partendo dalla base, la prima figura che incontriamo nell’organigramma di un bar – e che altro non è che il punto di partenza – è il Barback (o Bar Back), ovvero l’aiuto barman.

Questa figura è fondamentale per sostenere e supportare il barman in tutte le fasi di lavoro.

Come Barback i tuoi compiti saranno:

    • mantenere pulito lo spazio di lavoro, in modo che non si crei confusione e quindi non si rallentino i ritmi di preparazione dei drink

    • avere uno sguardo attento su tutta la preparazione, se bottiglie, ghiaccio o preparazioni iniziano a scarseggiare dovrai rifornirli tempestivamente

    • Fare le preparazioni in base alla mole di lavoro: tagliare frutta e verdura per le garnish, occuparti della preparazione di homemade e prebatch

    • servire drink e soft drink che non hanno bisogno di preparazioni particolari, come ad esempio birre in bottiglia o succhi di frutta

So che queste mansioni possono sembrare poco entusiasmanti, ma non sottovalutare questo ruolo perché tutti i barman hanno iniziato così ed è fondamentale come punto di partenza.

 

Fare il Barback infatti ti dà la possibilità di osservare, imparare e capire tutti i processi di lavoro in modo da essere pronto quando verrai promosso (e succederà molto presto).

Il secondo ruolo nell’organigramma bar è – ovviamente – quello del Barman (o Bartender), ed è qui che il lavoro entra nel vivo di preparazioni, creatività e giochi di prestigio.

I compiti principali del barman sono:

    • Preparare i cocktail ai clienti (e quindi conoscere a menadito le ricette)

    • Evitare il più possibile di sprecare prodotto e quindi essere molto preciso con i dosaggi delle materie prime per la preparazione di cocktail

    • Smaltire velocemente le comande, lavorare in speed working mantenendo alta la qualità dei drink preparati

    • Essere cordiale e gentile con i clienti accogliendo richieste e necessità (ed essere in grado di fare anche qualche piccola vendita aggiuntiva da abbinare a quello che hanno già ordinato)

    • Guidare il BarBack nel caso si perda dei pezzi e allo stesso tempo formarlo per diventare barman

A seguire troviamo il Mixologist, che ha le stesse responsabilità e compiti del barman, con la differenza che è un verso esperto di materie prime e ricette.

Le sue competenze e peculiarità gli permettono di proporre e miscelare cocktail originali e diversi, creando così un’esperienza premium per il cliente.

Spesso al Mixologist è anche richiesto un supporto nella creazione delle drink List.

Continuando a salire, incontriamo l’Head Bartender, il responsabile di turno, che unisce tutte le competenze del Barman e del Mixologist, ma che grazie alla sua grande esperienza e professionalità diventa il punto di riferimento del bar manager.

L’head Bartender ha ovviamente uno stipendi più alto del Barman e del Barback e risponde direttamente al Bar Manager, diventando il tramite tra il team e il bar manager.

Tra le sue responsabilità c’è anche quella di far lavorare al meglio la squadra e di assicurarsi che il servizio sia sempre all’altezza dello standard dell’azienda.

Grazie all’attenzione e alla precisione del Bar Manager, l’imprenditore dovrà occuparsi solo di strategia e pianificazione e saprà per certo che il suo locale è in ottime mani per la parte operativa.

Il bar Manager è allo stesso livello di un direttore ed ha quindi grandi responsabilità oltre che uno stipendio molto alto.

In cima alla piramide troviamo infine l’Imprenditore (scopri qui come diventarlo).

Colui che ha iniziato l’avventura imprenditoriale con la sua idea di business e di locale e investendo del denaro.

L’imprenditore nel settore Horeca si occupa principalmente di una cosa: far crescere l’azienda.

Le possibilità di questo settore sono davvero molteplici e soprattutto ti permetteranno di avere un obiettivo e metterti in moto per raggiungerlo.

A differenza di altri settori poi, nel mondo del bar viene premiata la meritocrazia, e dunque con una formazione adeguata, l’atteggiamento giusto e una attitudine ad imparare molto in fretta, potrai fare carriera in men che non si dica.

Per aiutarti a valutare ancora meglio questa professione, scarica ora la nostra guida gratuita su come diventare barman.

Scoprirai:

    • Stipendi e guadagni di ogni figura

    • possibilità di carriera in Italia e all’estero

    • Che tipo di formazione serve per iniziare subito a lavorare

    • e altri bonus

Il tutto ovviamente gratis!

Scaricala qui!

 

Crescere e aiutare gli altri a crescere, sempre.

Ilias Contreas

Cofondatore di MIXOLOGY Academy


Secondo lavoro: ecco le 10 caratteristiche che deve avere

secondo lavoro

Secondo lavoro: ecco le 10 caratteristiche
che devi avere

(e come trovare quello giusto per te)

Affrontare le spese della vita sta diventando sempre più difficile e sempre più spesso le persone cercano un secondo lavoro per arrotondare lo stipendio.

Un solo lavoro non basta più e da anni ormai spopola la ricerca del secondo lavoro, sia per i più giovani, che magari cercano un lavoretto mentre studiano, ma anche per chi è più adulto e cerca un lavoro da aggiungere alla sua principale occupazione.

L’inflazione corre e le spese non fanno che aumentare, anno dopo anno, e non c’è assolutamente niente di male nel cercare di aumentare le entrate.

secondo lavoro

E la scelta migliore sembra proprio quella di trovare un secondo lavoro e riuscire così ad affrontare affitto, bollette e spese di tutti i giorni.

Il problema principale è capire che tipo di lavoro scegliere e oggi sono qui proprio per aiutarti a capirlo.

Ecco le 10 caratteristiche che deve avere il secondo lavoro perfetto

Il più grande problema per tutti quelli che cercano un lavoro secondario per arrotondare è sempre cercare di capire qual è la soluzione giusta per te, rispetto alle tue esigenze.

Il motivo è molto semplice: non si tratta del lavoro principale, quindi il lavoro che sceglierai, non può rubarti troppe ore durante la giornata, né deve diventare motivo di stress.

Continua a leggere

Cosa cambia tra un’accademia barman e una normale scuola?

Accademia Barman - MIXOLOGY Academy

Cosa cambia tra un’accademia barman e una normale scuola?

Se vuoi imparare un mestiere divertente, dinamico e giovanile come quello del barman, ci vuole la formazione giusta. 

In questo articolo ti aiuterò a capire qual è il percorso adatto a te spiegandoti nello specifico cosa cambia tra un’accademia barman e una scuola normale.

 

Il mondo della formazione di oggi è in continua evoluzione, le opzioni sono davvero tante e scegliere quale percorso seguire non è certamente semplice.

Ci sono alcuni lavori però, come quello del barman, in cui si continua a credere di poter imparare il mestiere semplicemente tuffandosi a capofitto nell’esperienza stessa.

Si cerca un bar o un locale, ci si fa assumere senza alcuna competenza e con uno stipendio da sfruttamento, ma giustificato dalla poca esperienza, si fa pratica e si impara questo tipo di lavoro.

Sbagliato.

Il lavoro del barman è sempre più richiesto specialmente nei locali seri, con uno stile ben preciso e che vogliono offrire un servizio di qualità, dunque praticità e competenza nel ruolo sono estremamente importanti.

Ma come e soprattutto dove puoi imparare davvero il lavoro del barman?

 
Continue reading

C’era una volta il Metodo Classico

metodo classico

Metodo Classico

Metodo Classico

C’era una volta il “Metodo Classico”

 

Tanto tanto tempo fa l’uomo ha imparato a “mischiare” gli alcolici con altri ingredienti dando vita ai primi rudimentali cocktail, finché un giorno qualcuno che era evidentemente più illuminato degli altri ha creato il “Metodo Classico”.

Lo scopo del Metodo Classico era quello di standardizzare la miscelazione tramite regole e soprattutto ricette che avessero un eco internazionale: l’idea era quella che le persone potessero bere lo stesso cocktail Manhattan/Alexander/Negroni e via dicendo a New York così come a Londra, a Parigi e ovviamente anche a Roma.

A seguito di una competizione di cocktail tenutasi nel Febbraio del 1951 in Inghilterra nasceva l’International Bartender Association (comunemente nota come IBA), per l’appunto un’associazione che riuniva enti provenienti da ogni angolo del mondo tra cui l’italianissima Aibes (Associazione Italiana Barman e Sostenitori).

Il ruolo di queste associazioni ai tempi è stato fondamentale, tant’è che ancora oggi molti dei cocktail che erano stati “ufficializzati” allora sono ancora tra i più apprezzati dietro e davanti ai banconi bar.

Da un punto di vista pratico il Metodo Classico in origine si basava sul concetto di parti e proporzioni: ogni ingrediente di un cocktail infatti corrispondeva ad una o più parti al fine di ottenere un certo equilibrio nel drink miscelato.

Per fare un esempio estremamente semplice, il cocktail Negroni prevede 3 parti esattamente identiche tra di loro e, nello specifico:

(altro…)

Copiare è “bello”, ma ORIGINALE è meglio

corso_barman_originale

Corso Barman ORIGINALE

Corso Barman ORIGINALE

Copiare è “bello”, ma ORIGINALE è meglio

La natura da un lato ci suggerisce che siamo tutti uguali: abbiamo occhi per guardare, gambe per camminare, una bocca per parlare… Dall’altro lato, però, ci dice anche che ognuno di noi è unico e originale, a modo suo, e quello che c’è nella tua testa non potrà mai essere perfettamente identico alle cose che pensa chi ti sta davanti.

A volte capita di incontrare qualcuno con le nostre stesse aspirazioni, che condivide con noi persino sogni e fantasie, o magari una specie di gemello separato alla nascita che completa le frasi che stavamo per pronunciare come se ci leggesse nel pensiero, eppure anche in quei casi ci saranno sempre delle sfumature in grado di distinguerci da chiunque altro. L’originalità è proprio l’affermazione della nostra unicità in un mondo in cui sempre più persone passano il loro tempo a copiare il percorso fatto da altri, anziché tracciare il loro.

Essere originale non significa necessariamente “migliore” o “peggiore” di qualcuno. Non si tratta di una gara a punti: vuol dire essere noi stessi e portare avanti con dignità ciò che ci contraddistingue dal resto del mondo.

Che merito abbiamo nell’ottenere il successo, se nel farlo abbiamo semplicemente copiato il lavoro di qualcun altro senza metterci del nostro?

Attenzione, non sto dicendo che devi “reinventare la ruota” ogni volta che stai per realizzare un progetto. È senza dubbio importantissimo imparare dagli altri e assorbire l’esperienza di chi ha già affrontato e risolto determinati problemi prima di noi, ma poi il nostro compito dovrebbe essere quello di migliorare le idee di chi ci ha preceduto per ottenere dei risultati ancora più eccellenti.

È esattamente quello che hanno fatto i primi Trainers della MIXOLOGY Academy rispetto agli insegnamenti ricevuti dal sottoscritto e dal mio socio Luca, ed è quello che continua a succedere con i Trainers venuti dopo e i nostri stessi allievi, che anno dopo anno diventano dei bartender sempre più performanti di quanto io non sia mai stato!

Magari non mi crederai, ma ai miei tempi non ero un barman così malvagio, eppure i risultati che ho raggiunto a livello professionale dietro al bancone non si avvicinano neanche lontanamente a quelli dei vari Riccardo Cerboneschi o Renato Tonelli, che si sono guadagnati finalissime e vinto gare di prestigio internazionale. Riccardo, passato alla ribalta come barman di “Locale” a Firenze (eletto n.1 in Italia qualche anno fa e n.39 della World’s 50 Best Bars al momento in cui sto scrivendo) è arrivato alle finali nazionali della Campari Competition, mentre Renato, che lavora nel famosissimo Dante di New York (ex n.1 al mondo e costantemente nelle classifiche dei migliori cocktail bar d’America), è diventato Bartender of the Year 2023 vincendo la Diageo World Class degli Stati Uniti, classificandosi poi nella top 12 durante la finale mondiale di San Paolo, in Brasile.

Competizioni a parte, non ho nemmeno mai calcato dei palcoscenici importanti come quelli di Mattia Ruggieri e Paolo Maffietti, che nel loro curriculum possono vantare locali Top a livello internazionale come Dry Martini a Barcellona e Maybe Sammy a Sidney, in Australia.

Qui sotto trovi una video intervista fatta a Mattia mentre era negli Stati Uniti, pochi mesi prima che approdasse a Barcellona al Martini Dry.

Evidentemente, il metodo di lavoro che io e Luca abbiamo sviluppato nei primi anni 2000 perfezionando gli standard del passato, è stato ulteriormente e continuamente migliorato da tutte le persone che sono passate per le nostre aule, e andando avanti, i contributi di ogni persona che studierà e lavorerà con noi consentirà di alzare sempre di più l’asticella a vantaggio dei nuovi studenti.

È un circolo virtuoso che non si ferma mai, un po’ come per i record nell’atletica: prima o poi ci si abitua all’idea che sia normale raggiungere certi obiettivi, finché si trova il modo di superarli.

Si chiama EVOLUZIONE ed è la stessa cosa in antichità ha portato l’essere umano ad alzarsi su due gambe per scrutare l’orizzonte e cacciare meglio le sue prede.

evoluzione_umana

Evoluzione Umana / Tratto da HORSEY – Los Angeles Times 2012

Molti della mia età, per non parlare della generazione dei miei genitori, vedono i giovani d’oggi come un mancato successo – o forse dovrei dire un fallimento dell’evoluzione.

Ragazzi e ragazze che, anziché approfittare dei loro anni migliori per costruirsi un futuro che valga la pena di essere vissuto, passano giornate intere appiccicati allo smartphone condividendo video inutili con gente che nemmeno conoscono. Se il fratello, l’amico e il cugino più grande hanno iniziato a lavorare in un call center dopo aver preso una Laurea (che probabilmente non sfrutteranno mai), loro fanno la stessa cosa perché gli sembra l’azione più logica da intraprendere in una società che è più brava a copiare che a costruirsi delle alternative di valore.

Devo ammettere che anche la mia personale fiducia nelle nuove generazioni ogni tanto barcolla quando assisto a certe scene, ma poi metto piede in Accademia e mi accorgo che non tutti i giovani scelgono di vivere come dei cloni o di trascinarsi come certi zombie che si vedono in giro.

Osservando gli allievi che frequentano per mesi le aule della MIXOLOGY Academy prima di diventare dei professionisti ben pagati, percepisco la stessa voglia di farcela che avevo io quando ho iniziato a fare il barman tanto tempo fa.

Vedo persone che non si vogliono arrendere alla favola delle nuove crisi, del “non c’è lavoro”, e soprattutto persone che non vogliono accontentarsi di fare la classica fine dell’italiano medio: restare a casa con mamma e papà fin oltre i 30 anni, senza una carriera o una qualsivoglia prospettiva di futuro.

I nostri ragazzi, invece di lamentarsi e basta, hanno capito che in Accademia possono imparare una professione che gli permette di andare a lavorare e vivere all’estero, se lo desiderano. Altri, invece, hanno realizzato che le competenze che gli insegniamo possono essere usate per cambiare il nostro malandato Paese, e fanno impresa avviando nuovi locali a casa propria, nonostante le tasse e tutte le difficoltà intrinseche che deve affrontare un imprenditore in Italia.

Quando metto piede in una delle sedi di MIXOLOGY Academy, vedo persone che non si limitano a copiare quelli della loro generazione che restano senza un futuro, trovando al contrario la forza di affermare la loro unicità nel mondo. E devo dire che è una soddisfazione enorme avere la possibilità di aiutare così tanti giovani e meno giovani a realizzare le loro imprese.

Studenti Mixology Academy

Studenti MIXOLOGY Academy

D’altro canto, nello stesso settore della formazione bar c’è un diffuso “mal di evoluzione”: gente che insegna le stesse cose di 100, 50, o 30 anni fa così come si facevano allora, che è l’esatto opposto del nostro modo di lavorare (e vivere).

Anzi, ti dirò di più.

Più passa il tempo, più noi cresciamo come istituzione ed otteniamo successi, e più queste persone iniziano a scimmiottarci (tradotto, copiarci).

Per anni siamo stati attaccati perché eravamo “diversi” e non rispettavamo il patto non scritto di non concorrenza tipicamente italiano. Secondo certe persone, tutti i titolari di impresa di una certa categoria dovrebbero vendere gli stessi identici prodotti e servizi al medesimo prezzo, e questo per non rischiare di “rubare clienti” al collega di turno.

Notizia del giorno: quello non sarebbe un mercato libero, ma una specie di mafia in cui chi non rispetta delle regole stabilite dall’unico che ci deve guadagnare a discapito di tutti gli altri viene vessato e punito.

La “non concorrenza”, significa mantenere le cose così come sono, per sempre. È una condizione statica in cui non si migliora mai nulla perché non c’è spinta a conquistare alcun mercato. All’opposto, il mercato libero e quindi la concorrenza, sono i presupposti della crescita, della ricerca di soluzioni nuove che spostino il mercato stesso attraverso le scelte dei clienti.

Non so se mi stai ancora seguendo, ma quello che sto cercando di spiegarti è che non devi lasciare mai che qualcuno ti dica cosa puoi o non puoi fare fintanto che il tuo scopo è portare valore alle persone.

Se io e la MIXOLOGY Academy non avessimo tenuto botta agli insulti, agli attacchi e alle intimidazioni ricevute per il nostro modo di essere e fare le cose diversamente, oggi non esisterebbero le storie dei vari Riccardo, Renato, Paolo e Mattia, né delle oltre 14.000 persone che hanno cambiato la propria vita con il nostro aiuto.

Se noi non avessimo avuto ragione nel portare avanti la nostra rivoluzione in questo settore, sdoganando tutte quelle credenze che gli impedivano di crescere, oggi quegli stessi concorrenti che ci sfottevano non ci starebbero imitando in tutti i modi.

Ci sono più scuole da barman che hanno cambiato il loro nome per renderlo il più simile possibile al nostro, inserendo la parola Academy o Accademia al posto di “School” dopo anni in cui quest’ultima aveva fatto parte del loro marchio.

Alcuni, dopo una vita in “viola”, sono passati improvvisamente all’arancione – il colore aziendale di MIXOLOGY Academy dal giorno zero – ritappezzando sito web e aule.

Altri hanno addirittura tirato fuori dei servizi che vorrebbero ricordare il nostro “Anno Accademico”, ma con un piccolo problema di fondo:

se hai una struttura che a malapena ha 1 aula con una decina di postazioni, come fai a garantire a tutti la frequenza di quelle stesse postazioni per 1 anno o più come facciamo noi?

Per noi questo servizio è alla base del metodo di insegnamento che adottiamo, perché il concetto è che ognuno ha dei tempi di apprendimento diversi, quindi alcuni impiegano 1 mese ad imparare certe cose, altri magari 1 anno. Seguendo questo ragionamento, abbiamo progettato le sedi che ci ospitano proprio per poter accogliere fino a 200 studenti circa al giorno, ed è per questo che abbiamo creato le più grandi Accademie al mondo, perché se non abbiamo almeno 600/700 mq a disposizione, diventa impossibile riuscire ad insegnare come riteniamo che sia meglio per gli allievi dei nostri corsi.

MIXOLOGY Academy Scuola Barman Milano

Una delle sedi MIXOLOGY Academy

Per certa gente, invece, ogni scusa è valida per provare a imbrogliare aspiranti barman come potresti essere tu, spacciando promesse che non potranno mai mantenere.

E c’è anche chi si è spinto oltre:

  • creando finti albi professionali (poi ritirati dopo una denuncia del nostro studio legale)
  • mettendo una sede fittizia su Google Maps a pochi metri dalla nostra per provare a rubarci qualche cliente
  • spacciandosi per MIXOLOGY Academy al telefono
  • facendo annunci pubblicitari a nostro nome
  • e addirittura rubando soldi a qualche ragazzo che ci era cascato

E potrei tirare fuori molti altri episodi, spesso finiti in mano agli avvocati.

Sono modi strani di affermare che siamo noi i cattivi, non trovi? E tutto questo solo per aver migliorato il settore cambiando le regole del gioco.

Invece di accontentarci di fare il compitino con il minimo sforzo, abbiamo scelto di portare avanti un progetto diverso sviluppando metodi di lavoro e tecniche che migliorassero l’eredità del passato per il bene dei nostri studenti. È così che è nato il metodo scientifico che abbiamo battezzato Global Bartending, ed è secondo questa stessa filosofia che ogni giorno perfezioniamo tutti gli aspetti della formazione e del lavoro al bar.

Sono sempre stato una persona un po’ fuori le righe, e di certo non si può dire che non sia cresciuto facendo di testa mia. Forse è proprio per questo che sono orgoglioso e felice di aver trasmesso il “virus dell’originalità” ai miei collaboratori di MIXOLOGY Academy e, di rimando, alle migliaia di allievi che frequentano da anni i nostri corsi.

Qualunque cosa sceglierai di fare nella vita, ti invito a trovare la tua strada personale e a non farti influenzare da tutte le persone che ti daranno addosso solo perché avrai avuto il coraggio di cambiare.

Il fatto che tu possa avere successo facendo scelte diverse dagli altri è esattamente il motivo che scatenerà la loro ira, ma per esperienza ti posso garantire che tutte quelle vocine, dalla vetta della montagna che avrai scalato, si trasformeranno in un lontano ricordo – e alla fine ne sarà assolutamente valsa la pena!

Se lo desideri, da QUI puoi prenotare un appuntamento telefonico per parlare con una delle Tutor di MIXOLOGY Academy (e non con qualcuno che sta provando a spacciarsi per noi)! 🙂

Crescere e aiutare gli altri a crescere, sempre.

Ilias Contreas

P.S. Se hai intenzione di crescere anche tu nel settore del bartending (anche se hai zero esperienza) e non sai da dove cominciare, allora dai un’occhiata QUI