Lavoro Call Center VS Lavoro Barman

Lavoro Call Center

Lavoro Call Center Vs Lavoro Barman

Lavoro Call Center VS Lavoro Barman

Vuoi davvero passare gli anni migliori della tua vita a Lavorare in un Call Center?

 

Hai passato la vita a studiare, preparandoti per quel fatidico giorno in cui saresti dovuto entrare nel mondo dei grandi e farcela da solo (o da sola), finalmente.

Niente più esami, niente più libri formato mattone da ingurgitare per una lode – o forse per una sufficienza -, niente più ordini da mamma e papà che ti dicono quando, come e dove fare cosa.

Quel giorno tanto ambito in cui avresti iniziato a costruire il TUO futuro con le TUE mani, dovrebbe essere arrivato, eppure qualcosa non va.

Ti avevano detto che dovevi prendere la laurea perché altrimenti in questo mondo non saresti stato nessuno, così ti sei dato da fare, anche se non ne eri del tutto convinto, e la laurea l’hai presa per davvero, libro dopo libro (mattone dopo mattone), esame dopo esame.

Hai fatto tutto quello che ti avevano chiesto, più che suggerito, eppure anche ora che “sei qualcuno” la vita non sembra esattamente come te l’avevano dipinta.

Sei diventato medico/avvocato/ingegnere/architetto/dottore in letteratura e hai un pezzo di carta grosso come un quadro appeso sul muro del corridoio di casa, così che i tuoi possano mostrarlo con orgoglio ai loro amici, ma quando sei andato a cercare lavoro come professionista le cose non sono andate come speravi.

Ti sei sentito dire che non c’è posto per te e che per aspirare ad un’assunzione di qualche tipo devi prima fare esperienza.

Ovviamente l’esperienza non ti danno modo di farla nemmeno gratis, altrimenti poi non avrebbero più scuse per NON darti il posto di lavoro che senti di esserti meritato dopo una vita di sacrifici.

Così ti sei messo a cercare un’alternativa che ti permettesse di iniziare a guadagnare qualche soldino, un’occupazione temporanea con cui traccheggiare in attesa dell’occasione giusta, e un giorno sei incappato in QUELL’ANNUNCIO:

LAVORO CALL CENTER.

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Lavorare in fabbrica fa schifo?

Lavorare in fabbrica fa schifo?

Pro e contro del lavoro in fabbrica

Non so se nella tua vita ti è già capitato di fare qualche lavoretto, magari di fare qualche cosa in estate, mentre studiavi oppure di lavorare tutto l’anno in maniera continuativa. Ma una cosa è certa, lavorare in fabbrica fa schifo. Facciamo una lista dei PRO e dei CONTRO, che ne dici? Continua a leggere

Perché se la stanno prendendo con i locali (e non solo)

Locali Chiusi

Perché se la stanno prendendo con i locali (e non solo)

 

Ciao, come stai?

La risposta che ricevo a questo tipo di domanda, più o meno da Marzo dello scorso anno è “Potrebbe andare meglio.” Ci fosse UNA persona con cui scambio quattro chiacchiere che mi dice qualcosa di diverso.

Alcuni sono parcheggiati in cassa integrazione, altri sono in cerca di lavoro in un contesto che sicuramente non aiuta né il nostro né tantissimi altri settori, mentre quelli che potremmo definire “i più fortunati” vanno avanti per la loro strada, ma magari hanno visto i propri obiettivi al ribasso a causa della situazione in cui tutti noi ci ritroviamo.

D’altronde stiamo affrontando un virus senza precedenti che ha scombussolato il nostro modo di vivere.

L’unica cosa che non mi torna – a me come probabilmente a tanti altri – è l’accanimento che la politica italiana sta mostrando verso il settore dei locali e della ristorazione in generale. Sì, perché qui non si sta condannando la pericolosità delle discoteche dove è obiettivamente difficile far mantenere il distanziamento raccomandato alle persone, ma di qualsiasi posto in cui si possa bere o mangiare “oltre le 18:00”, o addirittura a qualsiasi ora a seconda del colore della zona in cui ti ritrovi.

In pratica, in Italia, ci viene detto che andare al ristorante o al bar è “pericoloso”, mentre affollarsi al supermercato, nei centri commerciali o negli autobus a qualsiasi ora del giorno va più che bene. Lì il virus non si diffonde. Continua a leggere


Devo tutto ad un amico

Ilias e Simone

Devo tutto ad un amico

 

Ti ho mai raccontato che sono diventato barman grazie ad un amico?

L’idea di andare a Londra e intraprendere l’avventura che mi ha portato fino a oggi, non è mai stata mia, ma di una persona speciale che posso definire come un autentico sognatore.

Simone non è mai stato banale, né prevedibile, e mentre io frequentavo l’università come tanti ragazzi destinati a non ricavarci nulla di veramente utile per il loro futuro, lui si faceva trasportare dalla sua curiosità e studiava cose a cui non avrei mai neanche pensato.

E’ stato lui a farmi provare i primi cocktail nei pub che frequentavamo da ragazzi – che ai tempi facevano veramente pena, lo ammetto, ma non per colpa sua! -, ed è sempre lui che mi ha spinto a ricreare dal vivo le ricette che avevamo trovato su un mini libro dei cocktail della DeAgostini.

Ancora ricordo i festini che organizzavamo a casa mia quando i miei non c’erano, usando i nostri amici come vere e proprie cavie. E ricordo perfettamente il primissimo cocktail che ho provato a fare seguendo la nostra piccola “Bibbia”, l’Angel’s Delight. Continua a leggere


Che tu voglia diventare barman o altro nella vita, devi imparare ad auto-aiutarti

Diventare Barman

Diventare Barman

Che tu voglia diventare barman o altro nella vita, devi imparare ad auto-aiutarti

 

Non importa se la tua intenzione è di diventare barman o di fare qualsiasi altra cosa nella vita: in ogni caso, quello che devi assolutamente capire è che nessuno ti darà una mano se non cominci subito ad “auto-aiutarti”.

Lo ammetto, viviamo in tempi difficili, ma allo stesso tempo so che di crisi ce ne sono state tante prima del Covid, e altrettante ce ne saranno in futuro. Io e te abbiamo la fortuna di non aver mai vissuto ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, né di essere cresciuti in Iraq con le bombe sopra la testa, o in uno di quei paesi africani dove i giovani non sanno se avranno da mangiare per i successivi 3 giorni. Ecco, quelle credo che siano delle situazioni davvero drammatiche e vanno avanti “da sempre”, mentre tutto sommato a noi non è andata così male.

E’ normale dare per scontate le nostre abitudini e le nostre comodità, ma quello che è successo negli ultimi mesi è servito ad insegnarci che nulla è garantito.

Questa è una lezione di vita enorme che può portare le persone a fare 2 scelte da cui dipenderà il loro futuro: Continua a leggere


Brutte notizie dalla MIXOLOGY Academy nel 2019

MIXOLOGY Academy

Parte del team all’inaugurazione della sede MIXOLOGY Academy a Milano

Brutte notizie dalla MIXOLOGY Academy nel 2019

 

Ciao sono Ilias, fondatore di MIXOLOGY Academy, e quest’oggi ho il brutto compito di darti una notizia che non ti farà piacere.

Non so quanto sei aggiornato su ciò che facciamo in Accademia tra Roma e Milano, così come non so da quanto tempo ci stai seguendo, ma penso che sia palese quanto impegno io e i miei collaboratori mettiamo nel nostro lavoro.

Ogni mattina ci alziamo dal letto con l’idea precisa di aiutare le persone a farsi una carriera nel settore della Mixology e crescere sia professionalmente che come individui.

E’ per questo che da oltre 10 anni ogni nostro profitto è stato reinvestito per migliorare l’esperienza di persone come te che desiderano dare una svolta alla propria vita.

  • Mattone dopo mattone abbiamo creato la prima Accademia al mondo di settore con 5 aule distribuite su ben 600 metri quadri, in modo che ogni singolo ambiente abbia tutte le strumentazioni necessarie per svolgere UNO specifico tipo di corsi nel miglior modo possibile.
  • Abbiamo investito tantissimo per la formazione dei nostri stessi Trainer, definendo degli standard di crescita che devono seguire non solo all’inizio del loro percorso, ma tutto l’anno per essere sempre aggiornati ed anche un passo avanti al resto del mercato mondiale, se possibile.
  • Ci siamo occupati di migliorare la qualità della vita di tutto il nostro staff, dagli stessi Trainer fino al reparto di segreteria e Student Care, integrando le loro retribuzioni per premiare l’impegno e la passione che mettono nel seguire la nostra Missione: crescere e aiutare gli altri a crescere, sempre.
  • Per essere in regola con le centinaia di leggi italiane e regolamentazioni Asl abbiamo speso una caterba di soldi che altri semplicemente si tengono in tasca considerando tali spese “eccessive”, e questo per assicurarci che la sicurezza e la qualità della vita dei nostri allievi all’interno delle Accademie siano sempre tutelate.
  • Per essere sicuri di fare le cose nel modo giusto, ci siamo confrontati con i più elevati standard di qualità a livello internazionale, riuscendo con successo (da ormai più di 3 anni) a certificarci con la rigida ISO9001 (riconosciuta in tutto il mondo) e la ancor più complessa direttiva per ottenere l’Accreditamento Regionale italiano (valido in tutta Europa).
  • Abbiamo assunto sempre più persone per migliorare ogni aspetto del nostro lavoro e della vita degli allievi, creando ad esempio uno staff dedicato esclusivamente alla Bartender JOB, l’agenzia che ti aiuta GRATIS a trovare lavoro una volta che diventi nostro allievo. Ripeto, GRATIS, e ci tengo a sottolinearlo perché Bartender JOB non prende soldi nemmeno dai locali in cui ti manda a lavorare. E’ in tutto e per tutto No Profit e PRO-Allievi.
  • Di recente, abbiamo realizzato una seconda Accademia, di poco più grande di quella a Roma, nella moderna città di Milano, dando modo ai sempre più numerosi studenti provenienti dal nord Italia di poter usufruire dei nostri corsi professionali con maggiore facilità.

Dopo tanto lavoro e tanti investimenti i risultati parlano abbastanza chiaro:

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Come avere il successo della Marvel (facendo il Barman)

Marvel Cinematic Universe

Come avere il successo della Marvel (facendo il Barman)

Come avere il successo della Marvel (facendo il Barman)

 

Hai già visto su Youtube il nuovo trailer di Avengers: Endgame?

Sono sicuro di sì perché i numeri parlano chiaro: in 24 ore dall’uscita del video ci sono state 290 milioni di visualizzazioni. Fa impressione solo a leggerla una cifra simile! Un record incredibile, che ha spazzato via ogni precedente primato legato ad un film e in generale un numero clamoroso per Youtube. Altro che streamer,  youtuber e Ferragnez!

Vuoi sapere un altro numero pazzesco?

L’ultimo fim degli Avengers ha guadagnato oltre 2 miliardi di dollari e i film dell’Universo Marvel hanno superato i 17 miliardi totali. Con quella cifra si potrebbero comprare 85mila Ferrari o 3400 ville di lusso alle Hawaii…

… Ma qual è il segreto dei film della Marvel?

Perché piacciono così tanto e come fanno a guadagnare cifre che noi umani non riusciamo nemmeno a pronunciare?

E soprattutto, cosa c’entra la Marvel col diventare barman di successo?!? Continua a leggere


C’era una volta il Metodo Classico

metodo classico

Metodo Classico

Metodo Classico

C’era una volta il “Metodo Classico”

 

Tanto tanto tempo fa l’uomo ha imparato a “mischiare” gli alcolici con altri ingredienti dando vita ai primi rudimentali cocktail, finché un giorno qualcuno che era evidentemente più illuminato degli altri ha creato il “Metodo Classico”.

Lo scopo del Metodo Classico era quello di standardizzare la miscelazione tramite regole e soprattutto ricette che avessero un eco internazionale: l’idea era quella che le persone potessero bere lo stesso cocktail Manhattan/Alexander/Negroni e via dicendo a New York così come a Londra, a Parigi e ovviamente anche a Roma.

A seguito di una competizione di cocktail tenutasi nel Febbraio del 1951 in Inghilterra nasceva l’International Bartender Association (comunemente nota come IBA), per l’appunto un’associazione che riuniva enti provenienti da ogni angolo del mondo tra cui l’italianissima Aibes (Associazione Italiana Barman e Sostenitori).

Il ruolo di queste associazioni ai tempi è stato fondamentale, tant’è che ancora oggi molti dei cocktail che erano stati “ufficializzati” allora sono ancora tra i più apprezzati dietro e davanti ai banconi bar.

Da un punto di vista pratico il Metodo Classico in origine si basava sul concetto di parti e proporzioni: ogni ingrediente di un cocktail infatti corrispondeva ad una o più parti al fine di ottenere un certo equilibrio nel drink miscelato.

Per fare un esempio estremamente semplice, il cocktail Negroni prevede 3 parti esattamente identiche tra di loro e, nello specifico:

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Diventare Barman a 30 o 40 anni: si può fare?

diventare barman a 30 anni 40 anni

Diventare Barman a 30 anni o 40 anni

Diventare Barman a 30 anni o a 40 anni

Si può fare?

 

Diciamoci la verità: in Italia negli ultimi anni le cose non sono andate benissimo.

Accendere il notiziario alla tv, leggere di sfuggita un giornale o scorrere la bacheca su Facebook, una volta sì e l’altra pure ci porta all’attenzione catastrofi degne delle più drammatiche tragedie greche: la crisi che non sembra volersene andare – come se fosse LEI a decidere quando smettere di creare problemi e non una conseguenza delle decisioni prese da quelli che comandano -, i giovani che non trovano lavoro, gli adulti che vengono licenziati in tronco, le tasse che aumentano, lo Stato che non ha i fondi per pagare le pensioni… Insomma, sembra tutto un gran casino!

Il più delle volte si passa avanti facendo finta che non stia succedendo nulla di grave, ma a lungo andare tutte questa negatività finisce con l’influenzarci, portandoci a credere che il futuro non sarà così roseo come lo avremmo voluto.

Altri, invece di attendere passivamente le conseguenze di ciò che potrebbe succedere, guardano in faccia alla realtà e cominciano ad organizzarsi per garantirsi un cammino più sereno, o quanto meno più gratificante.

Un esempio abbastanza drastico è quello di Pablo Giancristiano che, dopo tanti anni nel mondo della moda, alla luce della contrazione di mercato di quel settore in Italia ha deciso di cambiare vita e di diventare barman a 40 anni.

Così Pablo si è formato professionalmente alla MIXOLOGY Academy ed è partito all’avventura all’estero, riuscendo ad aprire un locale a Ibiza che oggi gli permette di vivere col sorriso insieme alla sua famiglia.

Diventare barman a 30 anni o diventare barman a 40 anni tuttavia non significa necessariamente fare le valigie per lasciare la propria casa.

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10 Cose da Evitare con un Barman

barman arrabbiato

10 Cose da Evitare con un Barman

10 Cose da Evitare con un Barman

(Se non vuoi restare all’asciutto)

 

Ogni volta che esci la sera per bere un buon cocktail, inevitabilmente incappi nel barman di turno pronto a servirti le sue miscele magiche.

Il più delle volte vieni accolto da sorrisi e battute divertenti, ma ci sono dei giorni in cui la tua sola presenza sembra infastidire terribilmente il non più tanto amichevole barman di quartiere…

Il barman, così come qualsiasi altro professionista nel proprio settore, per quanto possa sembrare “figo” e al di sopra di ogni problema è pur sempre un essere umano, e ci sono alcune cose in grado di mandarlo su tutte le furie che faresti meglio ad evitare, a meno che tu quella sera non debba fare l’autista sobrio della comitiva e restare all’asciutto di alcolici.

Vediamo le 10 cose più importanti che NON devi assolutamente fare con un barman o una barlady, pena la più analcolica delle punizioni – se ti va bene…

 

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